Le piante da interno, soprattutto per chi abita in città, possono di certo rallegrare l’ambiente e dare alcuni benefici interessanti. In effetti, nelle grandi metropoli, per esempio, di aree verdi non ce ne sono tante come in periferia o in campagna.
Le piante ornamentali
Ma, d’altra parte, spesso, per ragioni professionali, non è possibile vivere troppo lontano dal proprio ufficio oppure, in generale, dal posto di lavoro.
Per questo motivo, quindi, alcune persone, amanti della natura, non possono fare a meno di rendere un po’ più gradevole l’appartamento con qualche bel piccolo arbusto ornamentale o dei profumati fiorellini.
Ci sono poi diverse piante che, dopo alcune ricerche, si è appurato che non hanno soltanto uno scopo estetico, bensì possiedono delle proprietà benefiche utili e che possono davvero esserci amiche in una situazione domestica.
Non è certo questa la sede per elencarle tutte, però, perlomeno, ci piacerebbe indicarne una manciata, di modo che possiate farvi un’idea.
In primis, ci sovviene l’edera che è facile da gestire e ha la capacità di eliminare l’eventuale muffa che potrebbe palesarsi sui muri.
In secondo luogo, troviamo l’aloe vera che, tra l’altro, come si sa, possiede veramente tante caratteristiche che la rendono adatta per svariati cosmetici. Ma, nel caso la vogliate tenere nella vostra camera da letto, vi potrà essere utile qualora abbiate disturbi del sonno.
Concludiamo questa breve lista con la lavanda che è in grado di ridurre stress e ansia. Tuttavia, c’è anche una pianta molto comune che, a dire il vero, sarebbe meglio non tenere nella propria abitazione o in giardino.
La pianta pericolosa
Ebbene, si tratta giustappunto del nerium oleander, in altre parole, l’oleandro. Purtroppo, sì, nonostante abbia un bell’aspetto, sia di facile coltivazione e non richieda eccessive cure, bisogna veramente stare attenti quando si tratta di questo arbusto.
L’oleandro è tossico, quindi, per nessuna ragione, si deve utilizzare alcun elemento che lo compone, cioè i tronchi, i rami, le foglie, e via discorrendo.
In effetti, in precedenza, si sono già verificati casi di intossicazioni proprio a causa di un contatto con questa pianta. Anche solo, per dirne una, l’inalazione del fumo della legna di oleandro a seguito di un falò o nell’immissione in una stufa.