Phil Collins e l’addio alla musica. Così anche lui abbandona la scena musicale, dopo anni di successi e generazioni cresciute al ritmo delle sue corde vocali. Inimitabili, irriproducibili. Phil Collins ha deciso di appendere le bacchette al chiodo, di dire addio ai live e ai concerti. ”Ora dovrò trovarmi un vero lavoro” – è ironico nel pronunciare la sua sentenza, ma si tratta di un’ironia amara, mescolata al dolore e alla tristezza.
Phil Collins lascia la musica: ”Sto male, non riesco ad andare avanti”
In tutto questo c’è una data storica da segnare, che indica la fine della sua carriera in tal senso: il 26 marzo a Londra, 02 Arena, si è tenuto l’ultimo concerto della sua vita. ”Sto male, ormai ci sono otto viti nella mia schiena”, anche questa dichiarazione ha il sapore di una sentenza definitiva. Un’altra leggenda della musica – e che leggenda: 150 milioni di copie vendute nel mondo, successi che tutti hanno sentito anche solo per sbaglio, da Another Day in Paradise a One More Night – abbandona il palco. A 71 anni deve arrendersi davanti ai continui acciacchi di un fisico ormai non più elastico. La sua stessa mente, dice, sembra essere annebbiata, non più come una volta.
Leggi anche: Dal sogno musicale alle minacce di morte: ‘Ho paura anche di uscire’. Ecco cosa sta succedendo a Matteo Mastracco
Una vita privata inquieta: tre matrimoni falliti
Al malessere fisico, bisogna poi aggiungere una vita personale ed intima inquieta, caratterizzata da ben tre matrimoni, l’ultimo conclusosi in una maniera drammatica, come lui stesso ha dichiarato. Phil si era sposato per la terza volta, credeva fosse la volta giusta con la svizzera Orianne Cevey, in quell’ormai lontano 1999. Dopo 11 anni e 2 figli era arrivato, però, ancora una volta al divorzio. Un divorzio del valore di 25 milioni di sterline (la notizia all’epoca passò come la separazione più cara mai capitata a una celebrità inglese). Poi, il ricongiungimento con la ex moglie ma quattro anni più tardi il cantante presentò un avviso di sfratto contro la donna. Lei, infatti, aveva segretamente sposato un altro uomo lasciandolo con un biglietto lapidario di punto in bianco.
Il lento ed inesorabile declino fisico dal 2007
E’ stato un lento ed inesorabile declino psicologico, ma soprattutto fisico, il suo: ”La prima avvisaglia durante la reunion dei Genesis nel 2007” – aveva raccontato qualche tempo fa a Rolling Stone. Tutto sembrerebbe essere partito da uno schiacciamento delle vertebre causato proprio dalla posizione in cui suonava la batteria. Da qui, il primo intervento, seguito da un secondo. Interventi difficili e delicati, che gli hanno causato anche lesioni ai nervi. Poi, la discesa inesorabile negli inferi. Ma la catabasi è tipica di tutte le leggende che hanno fatto la storia, e Phil non poteva sottrarvisi. Dal buio torbido di quella fragilità e stanchezza fisica, le note tonanti della sua musica, però, continueranno a suonare, valicando le increspature del tempo.