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Metti i fiammiferi nell’acqua, il risultato ti svolta positivamente la giornata: lo fanno i giardinieri

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fiammiferi nell'acqua

Avete mai provato a mettere la testa del fiammifero in acqua? Il risultato di questo semplicissimo esperimento potrebbe sorprendervi. Ma andiamo per gradi e vediamo cosa occorre…

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Fiammiferi nell’acqua un esperimento che dà risultati eccezionali – ilcorrieredellasera. com

Prima di tutto occorrono 300 millilitri di acqua tiepida nella quale immergere una manciata di fiammiferi. Trascorso un breve lasso temporale la testa del fiammifero di scioglie. Se il processo di scioglimento fosse lento e la vostra curiosità di scoprire cosa succede troppa, allora mescolate per accelerare il processo. In 15, massimo 20 minuti la testa dei fiammiferi dovrebbe essere completamente sciolta facendo diventare l’acqua azzurra, verde o rossa a seconda del colore dei fiammiferi.

Cosa contiene la testa del fiammifero

Ma a questo punto ancora non risulta ben chiaro a cosa sia finalizzato l’esperimento. Ebbene la testa del fiammifero contiene zolfo, fosforo e magnesio, tutte componenti importanti che possono essere utilizzate. Ora che l’acqua è colorata è possibile togliere i fiammiferi e utilizzare quel liquido. Vediamo come…

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Fiammiferi, la testa è ricca di elementi vediamo come utilizzarli – ilcorrieredellacitta.com

Fosforo e zolfo sono elementi nutrienti per le vostre piante. Ecco che innaffiarle sarà utile a rafforzare il sistema radicale e prevenire che si formino parassiti nel terreno. Per avere un buon risultato è opportuno utilizzare questo espediente una volta ogni due settimane. Un segreto che salvaguarda il benessere delle vostre piante da interno e da esterno.

Come utilizzare il liquido che si estrae dalla testa del fiammifero sciolto

Si tratta di un segreto talmente efficace da essere usato da diversi giardinieri che sono a conoscenza dei preziosi nutrienti che la testa dei fiammiferi ha per le piante. Queste ultime possono infatti essere soggette ad attacchi di parassiti, generalmente si parla degli afidi che vengono anche chiamati pidocchi delle piante e che sono estremamente piccoli e di diverse specie, seppure tutti estremamente pericolosi per la salute delle piante. A renderli micidiali è la bocca in grado di succhiare la linfa delle piante. Il rischio è che si formi una sorta di ‘colonia’ di pidocchi e che producono la cosiddetta melata a causa della quale si producono gocce di zucchero che avvolgono tutta la pianta al punto da favorire la formazione di funghi e quindi impedire la fotosintesi. Ebbene uno dei rimedi più semplici e anche estremamente veloci di combattere questa eventuale ‘invasione’ sono proprio le teste dei fiammiferi.

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