Guerra in Ucraina. A pochissimi passi dal Colosseo, durante la nottata, è apparsa all’improvviso una raffigurazione molto eloquente dei tempi duri che stiamo vivendo, e del clima di tensione causato dalla guerra. La raffigurazione che si intravede, passando per quella strada, dipinge una sagoma ben nota ai passanti, intenta nell’imbrattare il simbolo della pace con degli strani segni neri. Ci avviciniamo, e scopriamo che quei segni sono in realtà le forme stilizzate di bombe aeree.
Un murale eloquente a Roma
L’uomo, la figura intenta nel disegnare quei simboli di morte è proprio Vladimir Putin. Sullo sfondo, gli intensi colori della bandiera ucraina che si stagliano come un ammonimento: blu in alto e giallo in basso, mentre il soggetto raffigurato è tutto intento nella sua azione.
La guerra che distrugge
Il murale, apparso nella notte a Roma, è opera di Harry Greb e descrive in maniera simbolica, ma chiara, l’azione violenta e cruenta messa in atto da Putin nei confronti dell’Ucraina. Si tratta, dunque, di una rievocazione di quella tremenda notte del 24 febbraio scorso. Quando lo zar aveva messo in atto una decisione, a quanto pare, già presa da tempo: quella di bombardare i punti militari strategici dell’Ucraina e distruggere così ogni pretesa di pace e diplomazia. Imbratta la memoria, la storia e ogni pretesa di confronto democratico, così come nel murale imbratta quel simbolo tanto caro alla nostra Europa.
FOTO IN COPERTINA: harrygreb_art (Instagram)