A Monteprato di Nimis, in Friuli-Venezia Giulia, ogni anno il 2 agosto si festeggia la “Festa degli uomini”. Simboli fallici, ragazze vestite da ancelle, premi al David più mascolino: questo e tanto altro all’evento che giunge oggi alla sua 45esima edizione, ma non senza polemiche.
La Festa si tiene ogni estate dal lontano 1977 e ogni anno ottiene un buon successo di pubblico, ma quello che ha fatto scoppiare la polemica sui social è la “Gara di mangiatrici di banane”, istituita nel 2018: donne inginocchiate, bendate e con le mani legate dietro la schiena che mangiano banane posizionate all’altezza del bacino degli uomini in fila. Alla fine della “prova” l’elezione di Miss Banana, che prevede un premio.
La petizione online contro la gara
Nonostante la festa resista da 45 anni, quest’anno è stata lanciata una petizione online per chiedere l’annullamento della gara, giudicata denigratoria e sessista. “Perché ciò che è festa per l’uomo, o festa dell’uomo, si traduce in una forma di oppressione, denigrazione, oggettificazione e sessualizzazione per la donna e della donna? – si legge nella nota che accompagna la raccolta firme – la risposta, laddove dovesse mancare, desideriamo suggerirla noi: questa gara non è altro che la diretta espressione del contesto culturale in cui è stata immaginata”.
Ad approvare la petizione anche Patrick Zaki, che su Twitter ha scritto: “Organizzare una ‘Gara di mangiatrici di banane’, aperta a sole donne, in occasione della celebrazione della festa degli uomini è del tutto inappropriato e inaccettabile. Chiedo gentilmente a tutti di firmare la petizione per impedire che questo evento si verifichi“. Della stessa opinione anche Laura Boldrini: “Che spettacolo squallido, un concentrato di becero maschilismo. Nessuna donna dovrebbe prestarsi, neanche per scherzo”, ha commentato sulle sue pagine social.
La replica degli organizzatori
Gli organizzatori si sono difesi con “ironia” rispondendo alle accuse sulla pagina Facebook dell’evento: “In queste ore sembrerebbe che stia circolando una interessante petizione che ci vede coinvolti – si legge sul social – stiamo leggendo centinaia di messaggi a riguardo che talvolta ci fanno davvero sorridere: nei prossimi giorni raccoglieremo e pubblicheremo i più divertenti e significativi! Continuate a commentare con ironia e bananosità!”.