Chi ha inventato la Festa della Mamma? È una domanda che ci poniamo spesso noi figli, curiosi di andare a scoprire la tradizione riguardo questa ricorrenza annuale che festeggia le nostre madri.
Anzitutto, partiamo dal contesto attuale: tale ricorrenza si festeggia nella seconda domenica di maggio, almeno in Italia, che quest’anno cadrà nel giorno 12. Ma attorno a questa festività, ci sono origini che possiamo definire storiche e molto lontane.
Le origini della Festa della Mamma
Facendo fede agli scritti antichi e all’archeologia, possiamo trovare riferimenti a questa ricorrenza già nel periodo greco-romano. In tal senso, sia i greci che i romani festeggiavano le proprie madri, con un evento che però sottolineava anche un’altra situazione: la venerazione delle fertilità, non intesa solamente con la nascita di nuovi bambini nelle città, ma bensì anche come ampi raccolti nei vari terreni coltivati dagli agricoltori, che erano sinonimo di ottima salute di quel popolo. In tali frangenti, entrambi i popoli ellenici e romani veneravano delle particolari divinità, associabili tutte alla sfera della fertilità in quei luoghi.
Altre nozioni storiche
Di tali festeggiamenti, però, si perse traccia durante il periodo medievale, che sicuramente fu quello dove c’era un maggiore controllo della Chiesa e quindi certi culti venivano considerati eretici e quindi punibili addirittura con la vita di chi li praticava. Tra il Medioevo e Rinascimento, sicuramente le festività più vicine alla venerazione della mamma erano quelle dedicata alla maternità della Madonna, che nella Chiesa rappresenta la “mamma di Gesù” e la madre di tutti i cattolici. Nel 431 D.C, durante il Concilio di Efeso, si ha un rafforzamento della figura di Maria all’interno della storia cattolica. Infatti, in quel frangente verrà stabilito che la Madonna è la “Madre di Dio” (dal greco Theotokos), creando quell’immaginario collettivo che ancora oggi viene venerato all’interno della Chiesa Cattolica attuale.