Secondo la tradizione di Pasqua, cosa si mangia durante il Venerdì Santo? È una domanda che si pongono tante persone, soprattutto per rispettare le tradizioni cattoliche che caratterizzano questo periodo dell’anno. Questa giornata, almeno per i più intransigenti cattolici, si contraddistingue per il digiuno o semplicemente un pasto molto magro. Si evita quindi, almeno secondo gli insegnamenti del Vangelo, dei piatti a base di carne e pietanze abbondanti.
Cosa posso mangiare durante il Venerdì Santo?
Secondo la dottrina cattolica, non possiamo mangiare carne. Concesso che qualcuno digiunerà tutta la giornata, il Papa riconosce alcuni alimenti che potremmo utilizzare nel Venerdì Santo. Tra questi, potremo infatti mangiare pesce, uova e latticini. Prodotti modesti, che possono permetterci di fare un pranzo o una cena energetica senza particolari problemi. Tra le ricette che potremmo individuare, possiamo trovare il merluzzo in baccalà o in stoccafisso.
Questi due modi di cottura del merluzzo, variano a seconda del Nord e Sud Italia oltre che alla tradizione di ogni singola Regione riguardo questa pietanza. In Liguria, potremmo trovare lo stoccafisso alla genovese, in Veneto il baccalà in umido o mantecato, mentre a Napoli addirittura il baccalà fritto.
Posso mangiare la Pasta?
Il Papa ha dato il via libera anche alla pasta, che negli ultimi anni ha preso sempre più piede nei pasti del Venerdì Santo. Tra le ricette che vi consigliamo, la pasta con le sarde di tradizione catanese. Con sarde fresche, ci possiamo aggiungere il finocchietto, i pinoli, l’uvetta del periodo pasquale e lo zafferano. Andando in Veneto, si potrebbe pensare anche a una pasta fresca con la salsa, come per esempio i bigoli. Qui basta fare un leggero sugo di pomodoro, magari accostato a cipolle e acciughe per dare sapore al piatto. Nessuna impresa da Masterchef, ma anche sotto il Venerdì Santo si possono cucinare prelibatezze buone e leggere.
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