Il rientro dalle vacanze, per un romano, è sempre traumatico. Dopo un periodo di relax al mare e in montagna, non è detto che sia psicologicamente pronto a tornare nella quotidianità di Roma. Non solo i serrati turni di lavoro, ma anche dietro tutte le problematiche che ci coinvolgono nella vita di tutti i giorni: le faccende di casa, le questioni lavorative, il traffico veicolare.
Cosa fa un romano al rientro da una vacanza?
Scherzosamente, l’ironia romana ci porterebbe a pensare come il cittadino DOC pensa alle prossime ferie da chiedere al lavoro. In famiglia o con amici, qualcuno già pone la “toto-meta” per la prossima località da visitare, magari citandola all’interno del treno di ritorno per Roma. Dopotutto, ai romani piace l’idea di staccare la spina, vedere particolari posti in giro per il mondo e soprattutto staccarsi dalla monotonia.
La routine attorno al proprio lavoro
La parte più scioccante attorno al “post-vacanza”, sta nel rientro al lavoro. Si potrà essere anche liberi professionisti, ma è sempre una botta psicologica rimettersi a lavorare dopo 8/10 di vacanze sulla costa di Ponza o qualche altra meraviglia del mondo. Bisogna mettersi in condizione di ripartire con gli orari di turno, dialogare con i propri colleghi o superiori, ma soprattutto smaltire del lavoro accumulato durante il periodo di ferie.
La quotidianità della famiglia romana
Il post ferie, almeno a Roma, equivale al ritorno delle abitudini familiari. Specialmente per chi è genitore, tornano i “salti mortali” per stare dietro i propri figli. Dalle corse dall’ufficio per andarli a prendere a scuola alle 16:30 del pomeriggio, fino alla macchina per portarli e riprenderli a sport. A queste, alleghiamo le responsabilità legate al fare la spesa, curare i bimbi, fare la cena e pensare alla casa. Praticamente il tempo libero evapora e si annulla durante la giornata.
La quotidianità delle giornate immerse nel traffico
Ovunque si viva a Roma, il romano vero fa i conti con il traffico della Capitale. Ogni quartiere, infatti, vede delle congestioni del traffico che ci fanno perdere tempo prezioso delle nostre giornate. Via Gregorio VII, l’Appia, la Cristoforo Colombo, la via del Mare, la via dell’Aeroporto di Fiumicino. Ogni strada intasata, può farci perdere anche un’ora nel traffico, mandando a rotoli i progetti della giornata o anche del tempo da passare con i nostri cari.
Il tanto odiato shopping del sabato pomeriggio al Centro Commerciale
Tra le molteplici responsabilità del cittadino romano, c’è anche lo shopping con il proprio/a compagno/a del sabato pomeriggio. Qualsiasi coppia capitolina lo fa, ma tutti odiano questa pratica. Forse perché la migliore soluzione per quella giornata resta una bella passeggiata o una gita fuori porta, invece di chiudersi all’interno di quattro mura legate a un Centro Commerciale stracolmo. Insomma, almeno che non si sia amanti dello shopping, anche questo è fattore di stress considerevole.
L’appuntamento con la Posta… a Roma
Pochi lo menzionano, facendo un grande errore. Se c’è un incubo vero per i romani, quella è la Posta di quartiere. Per pagare bollettini, bollette o utilizzare altri servizi, si entra in un incubo cittadino senza fine. La media di attesa nei locali postali, per parlare con un dipendente, è anche di 3/4 ore (si veda Ostia e l’Eur). Qualche cittadino pensionato, furbescamente, comincia a fare la fila davanti queste filiali già dalle 6 e mezza del mattino, quando la struttura per orario apre alle 8 e mezza. Ma come dargli torto? Chiunque sarebbe disposto a fare le “alzatacce” per non incorrere nelle file chilometriche postali.
L’appuntamento fisso con la Roma e la Lazio in televisione
Tra gli appuntamenti che scandiscono la vita del romano, dopo le vacanze, ci sono le partite della Roma e la Lazio in televisione. Sky Sport o Dazn, l’importante è vedere la propria squadra del cuore. Ogni partita è sacra, prendendo la priorità nella giornata di ogni cittadino DOC. Con annesse stati di profonda delusione, nel caso in cui la formazione non vince.