I dati provvisori pubblicati recentemente dall’Istat, asseriscono che il tasso di disoccupazione in Italia è stabile al 7,8%.
Questi dati devono essere contestualizzati all’interno di un quadro di riferimento più ampio che prenda in considerazione la situazione occupazionale italiana a partire dalla crisi del 2008.
A seguito delle crisi economiche del 2008 e del 2010, il tasso di occupazione era finalmente tornato ai livelli precedenti alla crisi, sono nel 2018. Con la pandemia da Covid-19, e il conseguente impatto negativo sull’economia mondiale, c’è stata una battuta d’arresto e, anzi, un aumento della disoccupazione nei due anni successivi. Finalmente a fine 2022 si assiste a una ripresa dei valori di occupazione per alcune fasce di età.
Per far fronte al fenomeno della disoccupazione, la politica Italiana ha affrontato in diversi modi la questione, uno dei quali è l’istituzione di corsi di formazione professionale gratuiti per i disoccupati. Questi corsi sono dedicati a tutti coloro che sono in cerca di occupazione, e forniscono loro attestati e conoscenze spendibili subito nel mondo del lavoro.
Gli obiettivi principali dei corsi di formazione gratuiti sono i seguenti:
- Agevolare il reinserimento nel mercato del lavoro di chi ne è uscito e non è più appetibile per le aziende soprattutto per un fattore anagrafico;
- Conferire competenze professionali spendibili direttamente nel mondo del lavoro a chi non ne ha mai acquisite;
- Migliorare le competenze dei giovani che, una volta terminato il percorso di studi faticano a trovare una occupazione a causa della mancanza di esperienza;
- Permettere di ricominciare con un lavoro del tutto nuovo, fornendo sia le competenze di base che l’esperienza da inserire nel curriculum.
Accesso ai corsi di formazione gratuiti per disoccupati
L‘accesso ai corsi gratuiti è riservato a chi si trova in condizione di disoccupazione e, tranne in alcuni casi particolari, non necessitano di specifiche conoscenze pregresse. Questa condizione decade in caso di corsi di carattere particolarmente tecnico e specialistico.
La frequenza del corso è obbligatoria e alla fine viene rilasciato un attestato spendibile sia per iniziare a lavorare che per intraprendere un tirocinio con i fine di fare pratica nel settore per il quale si è fatto il corso.
Quanto costa e quali fondi offrono i corsi
Essendo corsi gratuiti, non hanno alcun costo per chi li frequenta. Chi decide di partecipare, oltre a non dover pagare per partecipare, in alcuni casi riceverà anche una indennità per il corso frequentato che possa coprire le spese necessarie a parteciparvi (pasti e trasporti).
Questi percorsi sono gratuiti per chi li frequenta grazie a dei fondi che vengono stanziati sia da strutture pubbliche che private, fra cui i principali sono:
- Il programma Gol, Garanzia di occupabilità dei lavoratori, coordinato da ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro);
- Il programma Garanzia Giovani, iniziativa Europea di cui ANPAL gestisce centralmente alcuni progetti speciali;
- Il Fondo Sociale Europeo (FSE);
- Fondo Forma.Temp.
Programma GOL
Il programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) è una azione di riforma prevista nel Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia, di cui è titolare il Ministero del lavoro.
Sono stati stanziati 4,4 miliardi di euro grazie ai quali, entro il 2025 3 milioni di persone potranno usufruire di attività formative, in buona parte incentrate su competenze digitali.
Il programma si rivolge a lavoratori con ammortizzatori sociali o altri sostegni al reddito, lavoratori fragili (giovani, donne con particolari situazioni di svantaggio, persone con disabilità, over 55), working poor e persone disoccupate senza sostegni al reddito.
Le attività formative nascono dall’integrazione fra servizi pubblici e privati per strutturare percorsi di accompagnamento al lavoro, di aggiornamento o riqualificazione professionale.
Programma Garanzia Giovani
Il programma Garanzia Giovani è un’iniziativa europea nata per fronteggiare i problemi relativi all’inserimento lavorativo dei giovani. I finanziamenti sono rivolti ai Paesi con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%.
Si rivolge ai ragazzi fra i 15 e i 29 anni (età che sale a 34 anni nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e offre orientamento, formazione, contratti di apprendistato e tirocinio per chi ha terminato il percorso di studi, servizio civile, sostegno all’autoimprenditorialità. Inoltre, incoraggia la mobilità nazionale e internazionale grazie all’emissione di voucher a copertura di costi di vitto e alloggio per 6 mesi.
Il Fondo Sociale Europeo
L’FSE è il principale strumento dell’Unione Europea di sostenere l’occupazione dei cittadini facenti parte dell’unione.
Non è una agenzia di collocamento e non pubblica annunci di lavoro ma stanzia ogni anno dei fondi che finanziano attività locali di diverse dimensioni che a loro volta hanno il fine di inserire le persone nel mondo del lavoro.
Data la varietà dei progetti che finanzia, è uno strumento fortemente inclusivo che si occupa di facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro sia dei giovani che hanno appena terminato il corso di studi, sia lavoratori fragili o disabili tramite associazioni territoriali.
Il focus di FSE sono le persone e non le attività in sé, tramite realtà locali, regionali e nazionali, i fondi messi a disposizione coinvolgono un gran numero di persone di diversa età, condizione economica ed estrazione sociale.
Fondo Forma.Temp
Il fondo Forma.Temp nasce nel 2000 in applicazione della Legge n. 196/1997 che introdusse la fornitura di lavoro temporaneo.
Forma.Temp mette a disposizione risorse finanziarie destinate alla formazione e al sostegno al reddito destinate ai candidati a missione di lavoro e ai lavoratori a tempo determinato e indeterminato in somministrazione, secondo le modalità previste dalle Politiche Attive del Lavoro.
Tutte le attività formative finanziate da Forma.Temp sono a titolo gratuito, non prevedono quindi costi di alcun genere a carico del partecipante e sono svolte sotto la vigilanza dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.
Conclusioni
I fondi che finanziano i corsi di formazione per disoccupati sono molteplici e in continuo aggiornamento. Per questo è importante informarsi sull’effettiva offerta di fondi nel momento esatto in cui si desidera inoltrare la domanda di partecipazione.
Inoltre, i finanziamenti per i corsi gratuiti sono sostanziosi ma non illimitati. Per questo, una volta individuato il percorso migliore da intraprendere, è fondamentale sia candidarsi il prima possibile che farlo per diversi corsi in modo da aumentare le speranze di essere accettati in almeno uno di questi.