Il dialetto romano, inutile negare, fa simpatia. La cadenza, i modi di dire, le parole, sono caratteristiche della cultura e delle tradizioni. Sono parte integrande della storia di Roma. Spesso riescono a cogliere in maniera più significativa un gesto, un desiderio, un aspetto di vita.
Ad esempio, in moti pensano che abbiocco, ceccagna e pennichella siano tra loro sinonimi. Ma non è così, ognuno di questi termini ha un significato ben preciso e un’origine per niente casuale e viene utilizzato in modo appropriato, almeno per i romani…
Penichella che vuol dire?
La pennichella, o pennica che dir si voglia, deriva dal latino pendiculare che significa dondolare. Consiste in quell’atteggiamento che si ha al termine di un abbondante pranzo, al termine del quale, incontrollabilmente la testa inizia a dondolare da una parte all’altra a causa del sonno che sembra prevaricante. A chi non è mai capitato che alla fine di una mangiata la testa abbia iniziato a ciondolare da una parte all’altra, senza controllo, perché la sonnolenza la fa da padrona? E in questo caso la pennichella non è niente altro che una dormita serena, corroborante, capace di far riprendere le energie.
Cos’è l’abbiocco?
Per quanto vengano utilizzati, da quanti ignorano il vero significato e le differenze, come sinonimi, l’abbiocco è ben diverso dalla pennica. Se quest’ultima rappresenta un momento di cedimento, al termine di un ricco pasto, provocato probabilmente da una digestione appesantita dai tanti cibi mangiati, l’abbiocco, invece, significa che si ha proprio sonno. Nessuna leggera sonnolenza, ma proprio il bisogno di una grassa dormita. Significa, pertanto, abbandonarsi a un sonno profondo che non manca di riservarvi sorprese al risveglio. Tanto più è stato profondo, quanto più tempo ci vuole per riuscire a riprendersi…
Cosa succede con la cecagna?
Ancora diverso dai due termini appena elencati è la cecagna. Quest’ultima è una situazione che arriva all’improvviso, che ci prende di sorpresa, del tutto inattesa e assolutamente imprevedibile. Nonostante la giornata sembra essere di quelle nelle quali ti senti forte ed energico e pensi di poter affrontare qualsiasi situazione, all’improvviso arriva la cecagna e potresti dormire in piedi in un autobus, seduto sulla sedia più scomoda, in qualsiasi posizione insomma. Perché la cecagna fa calare proprio il buio (da cieca ndr) e non si capisce più nulla… sembra che l’unico rimedio sia addormentarsi.