Bonus baby sitter: si tratta di un sussidio introdotto per aiutare i genitori durante la pandemia a causa delle sospensioni delle attività didattiche e dei vari servizi a causa del Covid. In verità tale bonus già era stato provato prima dell’emergenza pandemica, ma è stato realmente usato proprio durante questo periodo. Scopriamo alcune informazioni al riguardo.
Bonus baby sitter: chi può usufruirne
I destinatari del bonus sono i tutori di ragazzi al di sotto dei 12 anni e che abbiano le seguenti caratteristiche:
- Iscritti in via esclusiva alla gestione separata;
- dipendenti del settore privato;
- autonomi iscritti all’Inps;
- medici;
- autonomi iscritti alle casse professionali (leggi: Avvocati e Covid 19: anche per loro il bonus baby sitting);
- infermieri;
- tecnici di radiologia medica;
- tecnici di laboratorio biomedico;
- operatori sociosanitari;
- personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Limiti
Ma tale sussidio può essere applicato anche per i servizi prestati da familiari, basta che non siano residenti nello stesso nucleo familiare. Il limite dei 12 anni, però, non è valido qualora i minori abbiano una grave disabilità accertata. Non solo: per poter ottenere il bonus l’altro genitore non deve usufruire di altre forme di sostegno come Cigo, Naspi, indennità di mobilità; non deve inoltre essere disoccupato o non lavorare.
Come ottenerlo
Il massimo che si può avere con il bonus baby sitting è 1.200 euro. Tale bonus può essere richiesto anche per più minori, ma, in ogni caso, non potrà superare questo massimo (a parte per i lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato: in questo caso il massimo è di 2mila euro). Il pagamento arriva tramite il libretto di famiglia ed è erogato dall’INPS: per questo motivo è necessario che chi lo riceve si registri sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (nella sezione dedicata alle Prestazioni Occasionali – Libretto Famiglia). Una volta che l’ente eroga la cifra bisogna appropriarsene entro 15 giorni. Sempre sul sito dell’INPs va inoltrata la domanda per ottenere il bonus.
Bonus baby sitter: cosa cambia nel 2021
Nel 2021 c’è un cambiamento: Il bonus spetta a chi ha figli minori di 14 anni e che abbiano i seguenti requisiti:
- lavoratori autonomi;
-
lavoratori iscritti alla gestione separata INPS;
-
parte del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;
-
lavoratori autonomi non iscritti all’INPS, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali de numero dei beneficiari;
- lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori socio-sanitari.
Cosa riconosce il decreto? La possibilità di ottenere un’indennità del 50% della retribuzione a causa dell’astensione dal lavoro, uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby sitting con un limite massimo complessivo di 100 euro alla settimana, per figli che sono costretti a stare a casa causa Covid. Tale misuro può essere ottenuta solo se l’altro genitore non ha altre tutele o congedo indennizzato del 50% di retribuzione.