Lo spettro della chiusura del d.h. oncologico, a seguito dei tagli previsti dal decreto 80 del commissario ad acta Renata Polverini, aveva mobilitato il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, tutti i componenti della commissione sanità e la A.N.D.O.S. che aveva raccolto di 21mila firme contro quel provvedimento.
“Abbiamo fatto un lavoro di sintesi, quando si tratta di emergenze come queste non ci sono divisioni o medaglie di colore politico” ha sottolineato Francesco Dalia (Pd). “I ripensamenti sui decreti sono utili e a volte necessari, questo caso ne è la testimonianza” ha chiosato Giulia Rodano (Idv).
“Sin dall’origine dell’emissione dei decreti del commissario ad acta – ha spiegato a conclusione dell’audizione, la presidente Mandarelli – fu detto che non si trattava di vangelo immodificabile, ma c’era la possibilità di rivedere i decreti su istanze legittime come queste, e come quelle che ascoltiamo in queste attività di audizione. Un lavoro che rivendica il ruolo fondamentale di raccordo di questa commissione con la struttura commissariale”.
Sono intervenuti anche Antonio Paris (Gruppo misto), Anna Maria Tedeschi (Idv) e Raffaele D’Ambrosio (Udc).