Continua a far discutere la candidatura di Francesco Rocca alla Regione Lazio, con l’ex Presidente della Regione Lazio scelto come candidato Governatore dalla coalizione di Centrodestra. Dopo il passato fatto di droga e spaccio, a mettere un nuovo ostacolo sulla sua campagna elettorale ci pensa la famiglia: il fratello Alessandro Rocca, infatti, avrebbe fortemente contestato la figura del candidato presidente, avvertendo Giorgia Meloni di “aprire gli occhi”.
Francesco Rocca attaccato anche dal fratello Alessandro
Almeno in politica, la famiglia dovrebbe essere quel fortino delle sicurezze dove potersi sfogare, trovare un abbraccio consolatorio e magari la forza per fare bene all’interno della propria comunità cittadina. Un elemento che probabilmente non si paleserà all’interno della campagna elettorale di Francesco Rocca, oggi attaccato dal “fuoco amico” della famiglia. Il fratello, Alessandro Rocca , noto assistente bagnanti sul territorio di Ostia Lido, attacca fortemente le ultime dichiarazioni del familiare: “Non si possono scaricare sulla malattia e la morte di nostra madre le proprie debolezze e insufficienze”.
Prosegue il fratello Alessandro: “Questo non onora i ragazzi di Acca Larentia, non onora Fratelli d’Italia”. Poi con un altro post il fratello affonda ancora di più la lama. “Mi sento coinvolto e offeso da quanto dichiarato da Francesco – scrive – Non si è mai drogato. E non può incolpare delle sue insufficienze e debolezze la malattia e la morte di nostra madre. Ricordo bene dove mi ha portato il giorno che nostra madre è morta. Ricordo bene con chi era in affari. Ricordo bene e non accetto che si nasconda dietro la morte di mia madre. È uguale al padre”.
La risposta di Rocca al fratello Alessandro
Sul passato per droga, Francesco Rocca qualche settimana fa si giustificò ai microfoni: “Mia madre da lì a poco sarebbe morta per un cancro, ero molto sofferente e iniziai a usare gli stupefacenti. Vivevo a Ostia e sono finito in un giro di amicizie sbagliate”. Riguardo invece una risposta al fratello, ha comunicato pubblicamente: “Né io né la mia famiglia abbiamo rapporti con lui da moltissimi anni, non capisco a cosa faccia riferimento: sono vicende private ma certe esternazioni pubbliche dimostrano una fragilità che mi addolora. Per tentare di offendermi e umiliarmi devono tornare indietro di oltre 35 anni.