Si sono svolte nella giornata di ieri le elezioni studentesche per i rappresentati in Di.S.Co, nuovo organo di diritto allo studio della Regione Lazio. Le urne elettorali sono state aperte presso la residenza studentesca A. Ruberti, situata nel cuore della città universitaria de La Sapienza.
Questa consulta andrà a sostituire l’organismo di Laziodisu, quest’ultimo da diversi anni commissariato per diversi scandali che lo hanno reso protagonista.
Il Di.S.Co si occuperà di numerose tematiche legate alla sfera del diritto allo studio nella Regione Lazio: azioni di sostegno all’economia della conoscenza nell’ambito di un rapporto sinergico tra territori e soggetti; formazione professionale volta all’elaborazione di modelli innovativi di gestione con particolare attenzione alle figure professionali richieste nel mercato del lavoro; attività’ di informazione, orientamento formativo ed inserimento nel mondo del lavoro. Oltretutto fornirà servizi a bando come le borse di studio, i posti alloggio e contributi finanziari per la residenzialità, i contributi per la mobilita’ – anche internazionale – e nel servizio di ristorazione. Ulteriori strutture di riferimento alla sfera saranno anche le piattaforme di Torno Subito, Porta Futuro Università e le varie agevolazioni al trasporto.
Nonostante non si abbia ancora la certezza di tutti gli studenti eletti nell’organo, molti rappresentanti studenteschi hanno lamentato un sistema elettorale inidoneo per l’occasione. Il voto aperto solamente agli organi centrali delle Università pubbliche e private della Regione Lazio, mostrava un regolamento ritenuto da molti presenti come vago o spesso di difficile interpretazione e una scheda elettorale che non aiutava la scelta della preferenza desiderata.
Le schede infatti vedevano diverse caselle dove posare la preferenza, a seconda che il rappresentante votante fosse iscritto presso un’Università pubblica, privata, fosse rappresentante negli alloggi o addirittura dottorando: una tipologia poco chiara leggendo il decreto regionale per la convocazione del voto, chiarito solamente sulla parola degli scrutinatori.
Difficoltà sono emerse anche con la proiezione degli eletti, teoricamente previste dal decreto come proporzionali all’appartenenza d’Ateneo: 14 rappresentanti eletti, di cui uno per ogni Università pubblica nel Lazio. Un criterio da ritenersi giusto, se non fosse che i rappresentanti chiamati al voto potevano votare anche colleghi di altri Atenei pubblici nella Regione Lazio e far perdere così quei criteri di giusta proporzionalità.
Sull’esito delle urne elettorali si è espresso il rappresentante Natale Letterio Tornatora, uno dei pochi ragazzi uscito dalla sfida elettorale con la sicurezza della propria elezione: “Sono molto soddisfatto del risultato elettorale, che mi ha portato a essere primo degli eletti per Roma Tre e secondo in Regione Lazio: un risultato che mi riempie di orgoglio e sopratutto mi spingerà a fare tanto in questo organo”.
Il consigliere di Controvento ha continuato: “Sappiamo bene come l’ex Laziodisu – ora Di.S.Co – ha avuto e ha un sacco di problematiche: guarderò con particolare attenzione la condizione degli studentati romani e regionali, come nel caso di Valleranello. Ma ugualmente m’impegnerò in tutti quegli iter riguardanti il diritto allo studio nella Regione Lazio“.
Sullo svolgimento delle urne elettorali, Natale Letterio Tornatora ha dichiarato: “Queste elezioni le ho trovate particolarmente confuse, anche perchè noi rappresentanti ci siamo trovati davanti a schede che erano davvero poco chiare!”.
Ha concluso in neo rappresentante Di.S.Co: “Attendo con trepidazione la prima convocazione dell’organo, in modo da iniziare fin da subito a lavorare presso questa struttura e rappresentare le istanze portatemi dagli studenti”.