L’approvazione è stata resa più rapida dalla decisione della giunta, contestata dalle opposizioni, di presentare il cosiddetto “maxi subemendamento generale” che, riscrivendo tutti gli articoli della legge ha fatto decadere i circa 180 emendamenti presentati dall’opposizione.
Prima del voto finale i gruppi consiliari, esaurito l’esame della legge, hanno esposto le proprie valutazioni conclusive.
Angelo Bonelli (Verdi) ha parlato “di legge che viola la Costituzione, per quanto riguarda le aree protette e le zone costiere. Il nostro giudizio è estremamente negativo”. Per Luigi Nieri (Sel) si “è consumata una brutta pagina per la Regione Lazio. Questo è un provvedimento illegittimo”. Un parere condiviso anche da Ivano Peduzzi (Fds): “Grazie alla nostra opposizione – ha spiegato – abbiamo liberato questo Consiglio regionale: abbiamo detto a voce alta che questa è una legge dannosa”. Secondo Giuseppe Celli (Lista civica) “l’assessore Ciocchetti è stato sordo alle motivazioni dell’opposizione”. Claudio Moscardelli (Pd), annunciando il voto contrario del suo gruppo, ha parlato di scarsa capacità di gestione politica della maggioranza “che arriva all’approvazione della legge solo grazie a forzature”. Mario Mei (Api) si è detto deluso “perché non ha vinto il dialogo, non si è parlato del merito: hanno vinto gli estremismi”.
Francesco Carducci (Udc) ha dichiarato che “si tratta del primo provvedimento strutturale della giunta Polverini sul tema della crescita. Un provvedimento molto atteso, sia dal mondo delle imprese che dai cittadini”. Francesco Storace (La Destra) ha sottolineato “la compattezza della maggioranza in una partita molto complessa. Oggi portiamo a casa un buon risultato, superando l’ostruzionismo dell’opposizione”. Claudio Bucci (Idv) ha ribattuto che “questo modo di procedere ci lascia allibiti, la maggioranza non ha voluto entrare nel merito. C’è stata una porcata istituzionale”. Anche Luciano Romanzi (Psi) ha annunciato il voto contrario: “Una legge che non risponde alle richieste dei cittadini”. “Legge negativa per il Lazio” anche secondo Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino). Franco Fiorito (Pdl) ha ringraziato “Berlusconi perché da lui viene la scintilla che ci porta oggi all’approvazione del piano casa. Abbiamo visto l’interpretazione della sinistra su questa tema, abbiamo visto il loro fallimento. Noi abbiamo avuto il coraggio di rappresentare un cambiamento. Decideranno i cittadini”. Mario Brozzi (Lista Polverini) ha dichiarato di essere soddisfatto “per il risultato che oggi otteniamo: costruiamo un altro piano della Casa Lazio. La maggioranza esce decisamente rafforzata”.
Prima delle dichiarazioni di voto era intervenuto l’assessore all’Urbanistica, Luciano Ciocchetti: ”E’ una legge equilibrata – ha spiegato – che dà più case, più edilizia e più lavoro, all’interno di regole più flessibili e più semplici. E’ quello che i cittadini ci chiedono. Vorrei ricordare, infine, che non esiste altra legge che ha avuto momenti di confronto come questa. Ricordo ai colleghi dell’opposizione che questa norma ha avuto l’ok dall’Anci regionale e dal Cal (Consiglio delle autonomie locali), che hanno espresso pareri favorevoli”.
“Sono convinto che la concretezza e l’attuabilità della nuova legge sul Piano Casa riusciranno a colmare le aspettative che sia i cittadini, sia le associazioni di categoria avevano riposto nel lavoro della Giunta Polverini – ha invece affermato Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio, al termine della seduta – I componenti della Commissione Urbanistica prima e tutto il Consiglio regionale del Lazio sono stati impegnati per più di una settimana in un dibattito particolarmente serrato. Ognuno ha avuto modo di esprimere la propria posizione e oggi l’aula, peraltro con il parere positivo già espresso dal Cal nei giorni scorsi, ha deliberato un provvedimento normativo che vuole incidere concretamente sulla crescita del Pil regionale. Credo sia giusto esprimere un apprezzamento nei confronti dell’assessore Ciocchetti che in questi giorni, sebbene non siano mancati alcuni momenti di tensione tra maggioranza e minoranza, non si è mai sottratto al confronto. Al di là, poi, delle polemiche fisiologiche che certe scelte determinano inevitabilmente nell’agone politico, la nuova stesura definitiva consta di un impianto normativo che vuole contribuire con grande efficacia al rilancio del settore dell’edilizia residenziale e non”.
La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, era intervenuta poco prima della votazione finale. “Si tratta di un provvedimento chiesto dalla gente – ha dichiarato – In questa legge ci sono tutto le risposte che i cittadini si aspettano e che la Giunta precedente non è riuscita a dare, visto l’esiguo numero di domande presentate. Abbiamo ricercato un iter sicuramente diverso da quello che avevamo concordato perché non ci è stato consentito di andare avanti, ma sicuramente ci siamo mossi nell’ambito delle regole istituzionali. Quando ci andremo a confrontare nel merito con i ministri Galan e Fitto e con tutto il governo su questa legge, sicuramente ci accorgeremo che nel merito gli uffici del ministro sono stati poco attenti”. La presidente della Regione ha poi sottolineato la condivisione degli Enti locali, “perché – ha detto – sia il Cal che Anci Lazio hanno espresso parere favorevole e questo non va sottovalutato”. Al termine dell’intervento, Renata Polverini, ha ringraziato Giunta, Consiglio e tutti quei consiglieri che a suo avviso hanno contribuito a migliorare il testo, citando in particolare Marco Di Stefano del Pd.