Nel dettaglio, sono state approvate la proposta di legge regionale n. 229, “Assestamento del bilancio annuale e pluriennale 2011-2013 della Regione Lazio”, e la PL 230, concernente “Disposizioni collegate alla legge di assestamento del bilancio annuale e pluriennale 2011-2013 della Regione Lazio”. Entrambi i provvedimenti sono stati approvati con 41 voti a favore. Nessun voto contrario o astenuto, in quanto le opposizioni avevano abbandonato l’Aula dopo l’annuncio che la maggioranza avrebbe calato il cosiddetto sub maxiemendamento alla PL 230. E proprio a tal proposito, al termine della seduta, che si è conclusa all’una e venti di notte, il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese (PDL) ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Mi dispiace molto che le opposizioni abbiano abbandonato l’Aula spostando il tiro sulla presidenza del Consiglio. Loro sanno benissimo che il problema non è la presidenza dell’Aula, ma uno scontro politico che si è generato in Consiglio, su una proposta di giunta. Per quanto riguarda il rispetto del regolamento – ha spiegato – non ho consentito la votazione di una pregiudiziale perché quando una proposta di legge è stata incardinata ed è in discussione, è necessario fare questa richiesta con l’apposizione della firma di tre presidenti dei gruppi. Questo non è avvenuto, e per questo ho ritenuto opportuno, nel rispetto dell’articolo 29, sospendere la seduta per consentire all’opposizione di esercitare il loro legittimo diritto di presentare i subemendamenti al maxiemendamento di giunta”.
Le nuove disposizioni collegate
La PL 230, concernente “Disposizioni collegate alla legge di assestamento del bilancio annuale e pluriennale 2011-2013 della Regione Lazio” si compone di un solo articolo, vale a dire il subemendamento sostitutivo di un emendamento della Giunta, composto di 172 commi. Il testo contiene le norme dei quarantotto articoli del testo iniziale – oggetto della relazione introduttiva dall’assessore al Bilancio, Stefano Cetica, alla manovra d’assestamento – più una serie di ulteriori provvedimenti in parte illustrati questa notte nell’Aula consiliare dall’assessore. Tra questi, una norma per gli accreditamenti delle strutture sanitarie, un’altra ancora in sostegno delle condizioni di vita dei carcerati, e ancora norme sull’e-government e l’ambiente. “Abbiamo aggiunto delle norme – ha premesso Cetica – perché data l’attuale condizione economica ce n’era la necessità”’. E ancora: ulteriori 250 mila euro per le politiche carcerarie, per un totale di 750 mila euro di stanziamento; aumentato del 10% il provvedimento sull’associazionismo “su cui il governo – ha spiegato Cetica – ha imposto una marcia accelerata. Abbiamo poi anticipato – ha elencato l’assessore – una parte della legge sul cinema che sta per arrivare in Aula, per incentivare le produzioni già in corso, per tener fede a questi impegni. C’è poi il Burl telematico, come in Lombardia e altre Regioni, che sembra una cosa insignificante ma ci consente di risparmiare moltissima carta. Abbiamo modificato la norma sull’accreditamento, su indicazione del ministero della Salute: c’è infatti ancora un 15-20% di accreditati che non riesce a mettersi in regola, e bisognava dargli tempo e possibilità di farlo. Abbiamo abrogato la legge sull’apprendistato regionale, perchè ora c’è una legge nazionale su cui c’è stata grande adesione, e non potevamo avere una norma confliggente. Abbiamo aggiunto una norma sui centri di assistenza agricoli, una sulla valutazione ambientale strategica che dà tempi certi ai cittadini del Lazio”. C’è inoltre una una norma “in favore del quartiere romano dell’Esquilino, una zona che ha notoriamente problemi che riguardano le attività produttive degli italiani”.
C’è anche l’istituzione di un Albo delle manifestazioni culturali e storiche in cui vengono utilizzati gli animali (come i Palii tradizionali), e che riceveranno contributi regionali. “Abbiamo inserito poi – ha proseguito Cetica – una norma di grande rilevanza per i malati di Alzheimer, e 1,5 milioni per l’impianto sportivo di Rieti, in vista dei campionati europei del 2013. Abbiamo incrementato le risorse sull’internazionalizzazione e c’è infine – ha concluso Cetica – l’anticipazione dei tempi per l’applicazione del Piano casa, vista la richiesta da parte dei cittadini. Si potrà partire con gli ampliamenti del 20% delle abitazioni, quelli a cui le famiglie tengono di più, già dal 15 settembre”.
La legge d’assestamento
La PL 229, “Assestamento del bilancio annuale e pluriennale 2011-2013 della Regione Lazio”, si compone di nove articoli più le tabelle allegate. Con l’assestamento di Bilancio, la Regione revisiona le previsioni del Bilancio dell’anno in corso, in particolare aggiornando l’iscrizione dell’avanzo o del disavanzo che è solo presunto al momento della preparazione del bilancio. E il disavanzo finanziario 2010 aggiornato è di quasi 6 miliardi di euro (5.944 milioni) in aumento di 2 miliardi e 170 milioni di euro rispetto a quanto è stato approvato dal Bilancio di previsione 2011.
Alla copertura del disavanzo 2010 si intende provvedere con la dismissione di beni patrimoniali per un importo di 800 milioni di euro e con la contrazione di mutui o prestiti obbligazionari per un importo di 5.144 milioni di euro. Gli altri aggiornamenti riguardano i residui attivi (8 miliardi) e passivi (11,6 miliardi), la giacenza di cassa (152 milioni) e il cosiddetto Saldo A (2,5 miliardi di euro), vale a dire la somma dei fondi vincolati attribuiti dallo Stato e dall’Unione europea già incassati o accertati in entrata ma non ancora impegnati e quindi riattribuiti nelle uscite di competenza nell’esercizio 2010. Oltre all’aggiornamento delle tabelle allegate al Bilancio, con la legge d’assestamento vengono approvati i bilanci delle aziende di promozione turistica del Lazio (che peraltro verranno liquidate e le cui attività verranno trasferite alla Regione), dell’Agenzia per il diritto agli studi universitari, Laziodisu, e l’Agenzia Regionale per la mobilità, Aremol, i cui bilanci, in forma riepilogativa, sono allegati alla legge d’assestamento stessa.
Le opposizioni abbandonano l’Aula
E’ il secondo anno consecutivo che i gruppi d’opposizione abbandonano l’aula consiliare prima di arrivare alla votazione dell’assestamento. Lo ha ricordato il capogruppo del Sel, Luigi Nieri. “Questa sera – ha dichiarato Nieri prima di uscire dall’Aula – il mio gruppo abbandonerà insieme agli altri l’Aula, ma lo facciamo con grande amarezza. E’ la seconda volta che capita e, guardate, io vorrei che voi vi sentiste fino in fondo questa responsabilità”. L’abbandono dell’Aula da parte delle opposizioni è stato preceduto da una vivace discussione, iniziata con le proteste dei consiglieri Vincenzo Maruccio (Idv) e Fabio Nobile (Fds) e la richiesta di Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino- Pannella) – respinta dal presidente Abbruzzese – di votare il rinvio a settembre dell’approvazione dell’assestamento.
Dopo un’ulteriore sospensione dei lavori, alla ripresa, a mezzanotte si sono alzate anche le proteste di Claudio Moscardelli (Pd), Luciano Romanzi (Psi), Ivano Peduzzi (Fds) e Rossodivita. Quest’ultimo ha letto un testo a nome del suo gruppo, di Sinistra e Libertà e del Partito democratico, che contiene i motivi che hanno spinto le opposizioni ad abbandonare l’Aula: “Dichiariamo di non partecipare al voto sulla legge di assestamento di bilancio e del collegato. La procedura adottata, che consisterà nel deposito di un sub maxiemendamento contenente un numero di commi imprecisato che andranno a riprodurre altrettanti articoli sino ad ora sconosciuti ai consiglieri regionali, vorrebbe imporre esclusivamente il voto dei consiglieri tutti, senza consentire ai consiglieri regionali medesimi neppure un simulacro di discussione. Si tratta di norme nei fatti sino ad ora sconosciute. Si tratta solo dell’ultima palese violazione del principio sancito nell’articolo 25 dello Statuto della Regione Lazio e per il quale deve essere sempre assicurato l’effettivo esercizio delle prerogative dei consiglieri e dei diritti della opposizione, primo tra tutti quello di conoscere per tempo le norme sulle quali i consiglieri sono chiamati a votare…”.
Rossodivita ha inoltre annunciato “tutte le iniziative necessarie ed utili per difendere l’unico ed ultimo baluardo che si frappone alla legge del più forte, che si traduce in ultimo nella negazione stessa dell’esistenza di qualsiasi regola. La gravità della situazione – ha concluso Rossodivita – impone di rivolgersi, a seguito dell’acquisizione di pareri di giuristi autorevoli e indipendenti, al Capo dello Stato, alla Corte europea dei diritti dell’uomo”.