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REGIONE, 12 MILA ALLOGGI A MUTUI E AFFITTI AGEVOLATI

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L’intesa con le associazioni di costruttori e cooperative edilizie prevede che tutti i Comuni indichino entro settembre 2011 le aree edificabili
La Regione Lazio sblocca la costruzione di 12 mila nuovi alloggi da vendere a prezzo convenzionato o da destinare all’affitto a canone calmierato: il presidente Renata Polverini ha infatti firmato stamattina, nella sede della Giunta regionale, l’accordo con le associazioni dei costruttori e delle cooperative edilizie di abitazione per l’attuazione dei programmi di edilizia agevolata.
Presenti gli assessori regionali al Bilancio e alla Casa, rispettivamente Stefano Cetica e Teodoro Buontempo, oltre ai rappresentanti di Agci, Ance Lazio-Urcel, Confcooperative Federabitazione Lazio, Federlazio, Legacoop, Unci Lazio, Assocoopsicurezza.
“Con questo accordo – ha detto Polverini – diamo una risposta concreta al problema dell’emergenza casa nella nostra regione, oltre a dare un nuovo impulso sul piano dell’occupazione e degli investimenti nel settore dell’edilizia, che nel Lazio ha un fatturato di 24 miliardi di euro, pari a circa il 14% del Pil regionale”.
L’accordo prevede l’istituzione da parte della Regione Lazio di un nuovo fondo per la copertura della quota interessi dei mutui agevolati concessi alle imprese e alle cooperative costruttrici già aggiudicatarie del bando del 2004, che prevedeva la realizzazione di 12 mila nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, di cui circa la metà nel Comune di Roma.
Grazie all’accordo sottoscritto questa mattina, la Regione Lazio garantirà alle imprese mutui al 2%, facendosi carico, qualora fosse necessario, della differenza fino alla soglia limite del 4,5%. La previsione di spesa annuale è di circa 10 milioni di euro.
Altro punto qualificante dell’intesa, l’aver fissato al 30 settembre 2011 per tutti i Comuni del Lazio (Roma compresa), l’indicazione delle aree edificabili nell’ambito dei Piani di zona, elemento che rappresenterà anche uno dei criteri di “premialità” che la Regione Lazio ha inserito nel Patto regionalizzato 2011. “Se entro quella data alcune aree non fossero assegnate, – ha precisato Polverini – saremo noi a farlo in base all’emergenza abitativa”.
“Tutto nasce dal fondo di rotazione della legge regionale del 2002, – ha spiegato Cetica – da cui è scaturito il bando del 2004 per l’accesso ai contributi sui mutui agevolati. Il provvedimento non è però mai partito e questo perché i Comuni non hanno messo a disposizione i loro Piani di zona e di conseguenza Sviluppo Lazio non ha potuto siglare convenzioni con le banche. Nel corso degli anni si sono così accumulati 400 milioni di euro di impegni ipotetici non utilizzati. Questo fa parte di una cultura della gestione del bilancio che questa amministrazione sta bruscamente cambiando”. “Avere milioni fermi e non poter costruire è avvilente – ha aggiunto Buontempo – e soprattutto non rispecchia l’indirizzo di questa amministrazione regionale”.

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