Da sempre parliamo del grande degrado presente negli stabili popolari di Roma, in particolare poi quelli gestiti da ATER, ovvero l’ente di edilizia residenziale pubblica della Regione Lazio. Come normale che sia, il tema delle case popolari è tornato motivetto elettorale anche per il voto imminente delle Regionali Lazio, con il candidato Alessio D’Amato che ha proposto un’idea per sconfiggere il degrado in quei siti: il portiere della legalità.
Regionali Lazio, le promesse elettorali sulle case popolari
Dopotutto, le case popolari a Roma sono diventate un’area dove latita lo Stato e spadroneggia qualsiasi tipo di illegalità. Come visto anche con i servizi di Vittorio Brumotti per Striscia la Notizia, a Tor Bella Monaca questi luoghi sono diventati una piazza di spaccio vissuta a tutte le ore da pusher e loro clienti. Proprio vedendo il servizio di ieri nel programma di Antonio Ricci, l’attuale Assessore alla Sanità deve aver partorito questa idea: “Legalità e lavoro sono i temi cruciali per i quartieri periferici. Se sarò eletto presidente è mia intenzione istituire la figura del ‘portiere della legalità’ in ogni stabile dell’edilizia economica e popolare sia Ater che comunali”.
Guardando il dato complessivo sulle case popolari capitoline, il bilancio è gravoso. Situazioni di grave illegalità le individuiamo in quartieri come Nuova Ostia, Corviale, San Giorgio di Acilia, Tor di Nona, Spinaceto o il Laurentino 38. Ma davanti spaccio, occupazioni o addirittura omicidi, può essere un valido deterrente il solo “portiere della legalità”. Forse, nella testa di Alessio D’Amato, sarebbe un primo tassello per far ripartire il capitolo dell’edilizia popolare non solo su Roma, ma in tutta la Regione.
L’Assessore infatti avrebbe detto, riguardo la sua idea sull’edilizia pubblica: “È importante mettere a disposizione degli inquilini delle figure che possano essere un punto di riferimento per il decoro, la manutenzione e segnalazioni di situazioni che meritano di essere attenzionate”.