La presidente Polverini è intervenuta in aula immediatamente prima della votazione per appello nominale, affermando che la maggioranza esce più forte e compatta e che la opposizione ha dimostrato di avere atteggiamenti diversi tra le sue componenti.
Era la prima volta che veniva presentata nel Lazio una mozione di sfiducia nei confronti del governatore, ai sensi dell’articolo 43 dello statuto della Regione. A sottoscriverla sono stati, il 1° giugno scorso, gli esponenti dei gruppi Pd, Italia dei Valori, Verdi, Sinistra ecologia e libertà, Federazione della Sinistra, Lista Bonino Pannella e Psi a seguito delle dichiarazioni della presidente della Regione il 27 maggio scorso, dopo l’annuncio del passaggio di due consiglieri regionali dal gruppo “Lista Renata Polverini” al Pdl. Non avevano sottoscritto la mozione i consiglieri di minoranza Giuseppe Celli (Lista civica) e Mario Mei (Api).
“La maggioranza si ricompatta intorno alle proprie poltrone lasciando tutti i problemi sultappeto.” E’ il commento di Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei Valori. “Per ora l’imperativo è far finta di niente, e l’unica novità sarà che le bordate se le scambieranno via telefono invece che attraverso le agenzie. I problemi nascosti rischiano di ingigantirsi, così come l’immobilismo del Consiglio, esplicitamente additato anche dalla presidente Polverini nel suo intervento. Lo vedremo – ha concluso Maruccio – già durante la prossima discussionedell’assestamento di bilancio.”
In apertura di seduta, il presidente del Consiglio, Mario Abbruzzese, ha fatto osservare un minuto di silenzio per ricordare Cristiano Congiu, tenente colonnello dei Carabinieri, residente a Pontecorvo (Frosinone), ucciso in Afghanistan venerdì scorso.