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LAVORO E DISABILITA’, SI PUO’
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La Consigliera Isabella Rauti (Pdl), membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, ha partecipatoil 28 gennaio, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio, all’inaugurazione del nuovo complesso produttivo del servizio ‘Recup – elimina code’ del Consorzio Sociale Gruppo Darco a Pomezia (Roma). Il nuovo Centro è stato benedetto da S.Em. Cardinale Fiorenzo Angelini. “La partecipazione, oggi, all’inaugurazione del nuovo Centro segue la visita conoscitiva che ho effettuato lo scorso 29 settembre presso la sede della Cooperativa Sociale Capodarco di via Ostiense”, spiega la Consigliera Rauti. “Oggi il Gruppo Darco ha inaugurato il cuore del sistema ‘Recup – elimina code’ a Pomezia, all’interno di un ex stabilimento industriale. L’inaugurazione di questo Centro rappresenta la moltiplicazione di un impegno e di uno sforzo che il gruppo Darco e la Cooperativa Capodarco sostengono da anni mettendo in atto un modello di eccellenza in termini di integrazione sociale e lavorativa di persone con disabilità e, attraverso il sistema Recup, rappresenta una forma di ‘accoglienza sanitaria’ che facilita la vita dei pazienti, accorcia i tempi di prenotazione e realizza uno strumento concreto ed intelligente ai cittadini. Apprezzo la filosofia di questa esperienza, fondata sui modelli del privato sociale, dell’economia sociale di mercato e del welfare sussidiario, che costituisce una forza propulsiva per uscire dalla crisi economica”, sottolinea la Consigliera Rauti.\n\nSi è trattato quindi di un’inaugurazione “speciale. L’apertura del nuovo complesso produttivo del consorzio sociale Gruppo Darco è avvenuta inoltre alla presenza del vice presidente della Giunta regionale e assessore all’Urbanistica Luciano Ciocchetti (Udc), del senatore Domenico Gramazio (Pdl), dell’assessore regionale ai Trasporti Francesco Lollobrigida, dell’assessore alle politiche sociali della Regione Lazio Aldo Forte e del sindaco di Pomezia, Enrico De Fusco. A tagliare il nastro e benedire la struttura, in via Santo Domingo 6, il cardinale Fiorenzo Angelini, presidente Emerito del Consiglio Pontificio della Pastorale per gli operatori sanitari. L’importanza dell’evento è data dal fatto che dei lavoratori, quasi tutti neo assunti, la maggior parte soffre di disabilità, soprattutto di tipo motorio. La struttura coincide con i 35 anni della fondazione della cooperativa sociale integrata Capodarco ed ospita un centro dati di ultima generazione e le attività del nuovo sistema di elimina code intelligente “Qrecup”, per le prenotazioni delle prestazioni sanitarie. Studiato proprio dal Gruppo Darco, il sistema consente di migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi che regolano l’accesso del pubblico negli uffici e negli ambulatori sanitari. L’azienda è composta da una palazzina di due piani, dove sono situati gli uffici, dalla zona call center, dallo show room, dalle aree logistiche e dai capannoni. Molto belle le parole di introduzione alla benedizione del Cardinale Angelini. “Queste sono le vere cattedrali, i posti in cui bisogna attrarre le persone, molto più che nelle cattedrali di San Pietro, San Giovanni o San Paolo, perché sono questi i luoghi dove, dando lavoro alle persone più disagiate, si testimoniano storie vere che hanno un bel finale, che offre speranza a tutti”. Quello che poteva sembrare quasi un assurdo è stato spiegato dalle successive parole del Cardinale. “Io so che cosa vuol dire guerra e fame, quindi quando vedo che progetti di questo tipo giungono alla loro realizzazione ne sono felice”.\n\n“Si tratta di un’opportunità che potrà dare lavoro a diverse centinaia di nuovi operatori di cui una gran parte disabili – ha commentato il presidente del Gruppo Darco, Maurizio Marotta – E’ un progetto commerciale che prevede di automatizzare i processi del front office delle attività che svolgiamo, riducendo la spesa delle pubbliche amministrazioni, migliorandone contemporaneamente i servizi. Contiamo di occupare molte persone nella messa a punto di apparati elettronici, nei sistemi informatici e nei servizi collegati, compreso l’ampliamento del progetto di telelavoro. Speriamo che da questa iniziativa, anche con il sostegno delle istituzioni, si possa sviluppare il rilancio di questo territorio e di un’economia locale che affermi in modo definitivo il ruolo dell’impresa sociale sul mercato”. Molto soddisfatto di quanto realizzato proprio a Pomezia il Sindaco Enrico De Fusco. “Ringrazio la Capodarco, che è riuscita a realizzare questo grande esempio di integrazione e a dimostrare che la diversità spesso non toglie nulla all’intelligenza. In una città come Pomezia, dove ogni giorno assistiamo a industrie che chiudono, a lavoratrici che salgono sui tetti disperate, persone che vengono anche nei nostri uffici minacciando di uccidersi perché non trovano lavoro, vedere che un progetto si sviluppa e cresce in questo modo è meraviglioso. Essere qui è quindi una doppia nota d’orgoglio: da una parte c’è l’integrazione e dall’altra, non meno importante, si creano nuove opportunità occupazionali e in questo momento non è poco, visto che ci sono aziende che fanno fatica a mantenere gli impegni assunti con i dipendenti, come dimostrano i tanti licenziamenti, le proteste ed i tentativi di intese: oggi abbiamo ricevuto una boccata d’ossigeno, una ventata di ottimismo. Da cittadino e da sindaco sono contento e mi auguro che altre realtà di servizio possano trovare spazio per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio”. Anche Francesco Lollobrigida ha voluto sottolineare l’importanza di questa iniziativa, confermando “il pieno sostegno alla Capodarco da parte del mio assessorato. Lavoreremo per collegare meglio questa struttura e Pomezia alla Capitale”.