Il 30 gennaio in piazza al Circo Massimo per i nostri bambini e le famiglie.
“Il 30 gennaio sarò al Circo Massimo assieme al comitato DifendiAMO L’ITALIA per dire NO al disegno di legge Cirinnà, ennesimo provvedimento a danno della famiglia e del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà. Le implicazioni socio-culturali del DDL Cirinnà, se così approvato, sarebbero gravi e molto profonde”, così in una nota il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori.
“L’equiparazione tra matrimonio e unioni civili, andando a mutare il concetto di famiglia, porterà un cambiamento radicale per tutte le politiche: fiscali, tariffarie, della casa. La posta in gioco è molto alta anche perché, oltre a queste rilevanti criticità, ad essere minacciato è il modello antropologico su cui la nostra cultura si è andata costruendo. In particolare, con il passaggio dell’ art. 5 del DDL Cirinnà (c.d. stepchild adoption) viene di fatto leso il diritto del bambino ad essere cresciuto da una mamma e da un papà. Come tanti insigni giuristi hanno ribadito in questi giorni: il grande assente di questa legge è la tutela del minore che invece dovrebbe essere al primo posto nell’attenzione del legislatore. Utile ribadire poi che un provvedimento come questo aprirebbe la strada a pratiche odiose ed ingiuste come quella dell’utero in affitto e della maternità surrogata”, prosegue Santori.
“Per tutte queste ragioni, arrivati a ridosso della discussione in aula del Senato, è fondamentale scegliere anche la soluzione della manifestazione per far sentire che le famiglie italiane non ci stanno. Sarà un evento dalla portata storica al pari delle grandi manifestazioni apparse in Francia qualche anno fa e in Italia in passato. Una manifestazione gioiosa, laica, mai odiosa o contro qualcuno ma sempre per la promozione e la difesa di ciò che più ci sta a cuore: i nostri bambini e le nostre famiglie. L’appuntamento è per sabato 30 gennaio al Circo Massimo. La piazza sarà aperta dalle ore 12,00 alle ore 17,00 e il cuore della manifestazione è previsto per le 14,30. Se vi invitiamo ad aderire è perché ci rendiamo conto che sia arrivato per le famiglie il momento opportuno di lanciare un segnale fermo a politica e ad istituzioni”, conclude Santori.
Massimiliano Gobbi