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DI CARLO, UNA SALA PER RICORDARLO
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“Questa mattina, in accordo con i componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, abbiamo stabilito formalmente di intitolare al consigliere Mario Di Carlo la ‘Sala Nuova’ commissioni, situata di fronte alla ‘Sala Mechelli’. Abbiamo ritenuto fosse un atto dovuto verso chi ha perseguito nella sua vita tanti obiettivi in nome del bene e degli interessi della comunità laziale, ricoprendo incarichi di alto profilo nelle Istituzioni e in prestigiose Aziende pubbliche locali”. E’ quanto si legge in una nota del 27 aprile di Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio, diffusa al termine della riunione dell’Ufficio di presidenza che si è svolta oggi alla Pisana, all’indomani dei funerali del consigliere regionale del Partito democratico.\n”Abbiamo voluto rendergli omaggio in modo tangibile – si legge nella nota di Abbruzzese -, perché non venga mai meno il ricordo di un uomo politico di spessore, al quale va riconosciuto il merito di aver sempre lavorato in prima linea e con grande impegno nella sua trentennale attività politico-istituzionale, facendo emergere in ogni occasione la sua onestà e preparazione, un esempio per tutti noi e tanto più per i giovani e per chi in futuro siederà su questi scranni.\nNel corso della riunione dell’Udp – conclude la nota del presidente del Consiglio regionale – abbiamo stabilito che la cerimonia di intitolazione della sala si terrà il prossimo 25 maggio, in occasione del trigesimo della scomparsa del consigliere regionale”.\n\nDunque a Di Carlo verrà intitolata una sala solitamente usata per le sedute delle commissioni consiliari, così come aveva preannunciato ieri il vice presidente del Consiglio regionale Bruno Astorre, durante la lettura di una delle orazioni funebri pronunciate nella camera ardente allestita nella sala Tevere della Giunta regionale, gremita da tanti amici ed esponenti politici. Il feretro, al suo arrivo nella sede della giunta, è stato accolto dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, dal capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Esterino Montino e da molti consiglieri regionali.\nAll’interno della camera ardente sono state deposte le corone di Comune e Provincia di Roma e Regione Lazio e quelle di alcuni dei gruppi politici che siedono in Consiglio regionale. Anche Legambiente e Ater hanno inviato due corone di fiori per Di Carlo il quale è stato alla guida sia dell’associazione ambientalista che dell’ente per l’edilizia popolare.\n\nNel corso della commemorazione la presidente Polverini ha ricordato Di Carlo come “avversario leale, molto competente in materia ambientale, il migliore che c’era in questa Regione” esprimendo vicinanza ai familiari e il dolore per la scomparsa di “una persona che ha creduto in quello che ha fatto e che ci lascia un ricordo importante”. Tante le testimonianze di affetto per Di Carlo da parte di amici, politici, rappresentanti di istituzioni e associazioni, collaboratori. Tra gli altri, il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, Francesco Rutelli, Ermete Realacci, il capogruppo de La Destra, Francesco Storace, gli ex presidenti del Consiglio regionale Massimo Pineschi e Guido Milana, gli ex assessori Alessandra Tibaldi e Daniele Fichera. E’ intervenuto anche l’ex presidente della Regione Piero Marrazzo, assente dalla scena pubblica da un anno e mezzo. “In un tempo in cui di uomini così, con la schiena diritta, non se ne vedono così tanti, Mario era una persona che sapeva dire le cose in maniera schietta”, ha dichiarato Marrazzo lasciando la sede della giunta regionale al termine della camera ardente. “Non lo dico perché sto ricordando una persona che non c’è più, – ha proseguito l’ex governatore – ma perché lui è stato così in vita. Quando fu ‘ferito’ dalla trasmissione Report la mattina venne nella mia stanza – ha aggiunto – lì capii ancora una volta che era un persona che, dato che soffriva così tanto, aveva dei sentimenti”.\nIl sindaco di Roma Gianni Alemanno è arrivato sul piazzale della giunta regionale al termine della camera ardente, poco prima che il feretro partisse in auto. “Mario di Carlo era una persona particolare, che non ha mai fatto sconti”, ha dichiarato Alemanno il quale ha aggiunto: “E’ sempre stato capace di grande autenticità e onestà intellettuale, cercava di aiutare concretamente le persone al di là delle divisioni politiche, è stato un amministratore importante per Roma”.