Nei prossimi 10 anni Ferrovie dello Stato ha annunciato l’assunzione di 40mila nuove unità. Un incremento notevole dell’organico che punta a impiegare soprattutto giovani, sperando di contribuire, probabilmente, a far diminuire la crisi occupazionale.
Il progetto si unisce a una nuova strategia adottata da Fs che mira alla sostenibilità, cioè ad arrivare a 0 emissioni nel 2040. A tale scopo sono diverse le figure richieste dall’azienda. Personale che si occupi di gestione dell’ambiente, di ingegneria di infrastrutture, ma anche digitalizzazione.
Ferrovie dello Stato impiega 190 miliardi
Un piano di interventi per il quale Ferrovie dello Stato ha previsto di impiegare 190 miliardi di euro. A chiarire gli aspetti del programma che Fs si propone è il presidente del gruppo, Nicoletta Giadrossi che dichiara: “Per attuare il nostro piano abbiamo calcolato che ci servono 40 mila nuove assunzioni in 10 anni. È un numero molto grande che corrisponde a far entrare nel gruppo tanti giovani. Dobbiamo formarli, diventare per loro un datore attraente, proporre per loro welfare, formazione, percorsi di carriera opportuni per sviluppare nuove competenze che serviranno a noi come gruppo e al paese, in digitalizzazione, in gestione dell’ambiente, in ingegneria delle infrastrutture, comprensione dei rischi climatici”.
L’obiettivo: zero emissioni
Per poter perseguire gli obiettivi prefissati Ferrovie dello Stato ha anche stabilito una scaletta delle priorità e, prima tra tutte, sarà l’azzeramento delle emissioni entro il 2040. Ma per poter raggiungere questo traguardo l’azienda ha in mente anche di autoprodurre energia elettrica tramite l’impiego di fonti rinnovabili, possibile grazie all’investimento di 1,6 miliari volto ad accrescere del 10% la potenza degli impianti fotovoltaici installati in Italia.
A stretto giro, nel 2026 Fs intende valutare i suoi fornitori su criteri Esg, a seguire nel 2031 si propone di rinnovare il parco mezzi, per introdurre mezzi ecologici e leggeri.