È uscito il concorso per i nuovi direttori dei musei in Italia, che rientra nelle strategie del Governo Meloni per potenziare il sistema cultura in Italia e soprattutto rendere ancora più avanzata l’offerta turistica del nostro Paese. Tante le persone che ovviamente saranno interessate alla direzione dei nostri principali poli museali, che però dovranno avere dei precisi requisiti per essere assunti.
Il concorso per diventare direttori dei musei in Italia
Una scelta, come detto, che guarda alle strategie del Governo Meloni in ambito di cultura e soprattutto turismo. Sul territorio italiano, infatti, sorgeranno nuovi poli museali, che seppur piccoli meriteranno delle guide all’altezza del delicato compito che andranno a svolgere. Un’iniziativa politica e culturale che, secondo molti esperti del settore, potrebbe rivoluzionare la geografia dell’impianto museale in Italia.
I mini-poli museali in Italia
I futuri direttori museali potrebbero ritrovarsi a gestire più strutture, creando proprio dei poli museali sotto la loro direzione. Un mezzo per centralizzare il controllo di queste sedi dell’arte e della cultura, in una proposta tecnica che già da diversi anni arrivava dagli stessi addetti ai lavori di queste strutture. Il Governo ha accontentato queste richieste, facendo uscire un bando apposito dove ufficializza anche la nuova dimensione dei “mini-poli museali”, che già dal prossimo anno potrebbero prendere piede in Italia.
Il ricambio dei vecchi direttori museali
La proposta verso una direzione museale all’avanguardia e che guardasse anche agli standard degli altri Paesi europei, ha visto un lento concepimento. Se il bando per il concorso dei direttori museali era previsto già a marzo 2023, numerose sono state le proteste verso un simile nuovo disegno museale in Italia. I primi a opporsi in questa dimensione, infatti, sono stati gli stessi direttori museali ancora in attività, che hanno manifestato dissenso principalmente per non perdere la lauta posizione lavorativa e il prestigio che si porta dietro.
Il bando che silenzia le polemiche sugli incarichi
Nonostante questo, le giovani leve che aspiravano a vedere il bando pubblicato non hanno perso le speranze negli ultimi due mesi e mezzo. Hanno tenuto duro, vedendo come alla fine lo stesso concorso sia stato indetto e tacciando tutte le polemiche innescate dagli ormai ex direttori. Infatti, questa fascia puntava a farsi ancora quattro anni nella loro posizione lavorativa, tardando ulteriormente quello che si riteneva “un ricambio generazionale obbligato”.
La domanda e i requisiti per il concorso
I singoli candidati interessati alla posizione di direttore dei musei, dovranno presentare la domanda entro il 14 luglio 2023. Questi saranno i requisiti per accedere alla domanda:
- passate esperienze come dirigenti in un polo museale;
- apertura ai candidati stranieri;
- possesso del Livello B2 di lingua inglese;
- conoscenza della lingua italiana.
Le destinazioni museali nel bando
I candidati che parteciperanno al concorso, e verranno assunti, potrebbero lavorare in questi poli museali: Pinacoteca di Brera (Milano), Museo e Real Bosco di Capodimonte (Napoli), Gallerie degli Uffizi (Firenze) e Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma); Gallerie Estensi (Modena), Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Gallerie Nazionali di Arte Antica (Roma), Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Galleria Nazionale dell’Umbria (Perugia), Museo Nazionale d’Abruzzo (L’Aquila).
Foto: @Max_Bersanetti