Nel corso dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, ieri pomeriggio alle 15.30, un equipaggio della Squadra Volanti, durante la normale attività di pattugliamento delle città, interveniva in via Emanuele Filiberto per un aggressione con un coltello.
In particolare, nel corso del pattugliamento del quartiere Nicolosi, l’attenzione dell’equipaggio della Polizia di Stato veniva richiamata da una persona, con un oggetto in mano non meglio riconosciuto, che attraversava velocemente la strada e si dirigeva tra le case popolari del quartiere, subito dopo, veniva notata una persona accasciata sul lato destro della strada coperto dalle auto parcheggiate con il volto completamente coperto di sangue che chiedeva aiuto.
Intuendo che si fosse verificata una aggressione, dopo aver richiesto immediatamente l’ausilio della Volante ZARA e del personale del 118 tramite Sala Operativa, un operatore si poneva immediatamente all’inseguimento a piedi del soggetto che si era dato alla fuga, mentre l’altro si adoperava per prestare i primi soccorsi al malcapitato ed ad individuare persone che potessero riferire sull’accaduto.-
L’inseguimento appiedato del malfattore proseguiva fino all’inizio di Via Tagliamento, dove il fuggitivo riusciva a far perdere le proprie tracce, ma l’Operatore non demordeva e restava in zona continuando le ricerche.
Nel frattempo giungeva sul posto la Volante ZARA e personale sanitario che provvedeva a prestare le cure al ferito, tale H. S., nato in Tunisia nel 1977, SFD, noto a questi Uffici per precedenti penali, e trasportarlo presso il locale nosocomio per le cure del caso.—–
Vi è da precisare che il malcapitato, prima di essere trasportato al locale Pronto Soccorso, riusciva a riferire agli operatori il nome di chi era stato a ridurlo in quelle condizioni, per poi aggiungere che lo aveva anche rapinato del portafoglio contenente la somma di Euro 30 .
Dopo aver esaminato e ripercorso il tragitto della persona che era fuggita, si rinveniva all’interno dell’area verde che costeggia la E. Filiberto Via Romagnoli un collo di bottiglia intriso di sangue, per cui si richiedeva l’intervento della Polizia Scientifica che provvedeva ai rilievi del caso.
Sul posto il personale della Polizia di Stato acquisiva informazioni dettagliate sull’accaduto dai testimoni presenti, accertando così le generalità dell’aggressore e apprendendo anche che il fuggitivo aveva colpito la vittima anche con un coltello oltre che con un coccio di bottiglia.
Successivamente durante le ricerche del rapinatore venivano notate alcune tracce di sostanza ematica nei pressi del portone di ingresso di una palazzina ubicata in Via Tagliamento, di conseguenza, si accedeva all’interno del palazzo dove venivano ritrovate altre tracce di sangue pertanto venivano controllati tutti gli appartamenti della scala.
Nella prosecuzione dell’attività di ricerca due operatori si portavano immediatamente al piano superiore, in cui vi è il terrazzo della palazzina, del resto confinante con altre unità abitative e proprio qui veniva rintracciato l’uomo nascosto dietro un torrino ed immediatamente bloccato, nonostante un ulteriore tentativo di fuga. Addosso all’uomo veniva rinvenuta la somma di Euro Trenta (Euro 30), provento del reato di rapina compiuto poco prima.
Inoltre il soggetto presentava l’indice della mano destra fasciato in modo posticcio con un lembo di stoffa intriso di sostanza ematica.
Sulla base dei fatti, il M.A. veniva inizialmente soccorso dal 118 richiesto dagli scriventi al fine di medicare la ferita che presentava alla mano destra, per poi essere direttamente condotto da personale P.S. presso il locale Pronto Soccorso per le ulteriori cure del caso, in quanto necessitava di alcuni punti di sutura.
In merito alla vittima della rapina, ci si portava presso il Pronto Soccorso al fine di accertare il suo stato di salute, apprendendo dal Medico di turno che lo stesso era in prognosi riservata, motivo per il quale sarebbe stato trattenuto in ospedale, per poi apprendere che al momento non era in grado di poter parlare.
Solo successivamente, all’interno dei locali del Pronto Soccorso del locale nosocomio la vittima riusciva a sporgere relativa denuncia, dalla quale si evincono i fatti inerenti l’avvenuta rapina e la violenta aggressione subita. Difatti, come si evince, l’H. conosceva perfettamente l’autore di quanto sopra, in quanto da circa tre mesi lo pressava ripetutamente al fine di sottoporlo alle sue dipendenze nella vendita di droga, precisando inoltre di essere stato attinto dallo stesso sia con un coltello che con un collo di bottiglia.
Condotto in Questura l’aggressore M.A., algerino del 1983, veniva sottoposto ai rilievi dattiloscopici dai quali si scopriva che lo stesso annoverava numerosi precedenti penali tra i quali in atto un’espulsione da eseguire. Pertanto veniva tratto in arresto per il reato di tentato omicidio e rapina aggravata.
Il P.M. di turno Dott. GENTILE, ne disponeva la traduzione presso la locale Casa Circondariale del M.A. in attesa di convalida dell’avvenuto arresto.