Polizia di Stato – Questura di Latina: operazione Coast to Coast 2. Eseguite quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione. La Polizia di Stato – Questura di Latina ha eseguito quattro misure cautelari, due in carcere e due in regime di arresti domiciliari, rispettivamente nei confronti di D’ONOFRIO Andrea, di anni 27 di Fondi, DI NITTO Edgardo Luigi, di anni 29 di Formia, LUCREZIANO Alessandro di anni 41 di Gaeta e DI ZENZO Marcello, di anni 30 di Cassino, responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione.
Le indagini, avviate nel 2018, sono state originate dal “vuoto” venutosi a creare nelle piazze di spaccio, anche a seguito degli arresti già effettuati dalla Polizia di Stato nelle città della zona dell’omonimo Golfo nel corso dell’operazione Coast to Coast, in ordine a reati connessi all’assunzione di stupefacenti da parte dei giovani del posto. Il provvedimento giudiziario del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino, Dr. Francesco Armato, richiesto da quella Procura, è stato ottenuto all’esito di una indagine durata oltre un anno e condotta dagli investigatori del Commissariato Distaccato di P.S. di Gaeta, alla quale ha collaborato anche il personale del Commissariato Distaccato di P.S. di Formia.
L’attività investigativa svolta va ricondotta all’esplicitarsi dell’azione giudiziaria di contrasto nei confronti dei soggetti ritenuti a capo del collaudato sodalizio criminoso della riviera di Ulisse. L’ulteriore elemento di differenziazione risiede anche nell’estensione delle consuete piazze di spaccio di Gaeta, Formia e Fondi, anche alla città di Cassino. Si ribadisce dunque che l’assenza forzata degli attori “storici” dello spaccio, ha dunque attirato gli “appetiti imprenditoriali” di personaggi relativamente nuovi per le piazze del Golfo e della Valle dei Santi.
Alla attività di indagine tipica, quali pedinamenti e lunghi appostamenti, è stata affiancata una significativa attività tecnica, con intercettazioni telefoniche e ambientali, che ha consentito una definizione certa del quadro indiziario a carico degli arrestati.
Il volume degli affari, ammontante a diverse migliaia di euro a settimana e per quantitativi rilevanti di stupefacenti, prevedeva anche che il gruppo degli spacciatori compulsasse gli acquirenti obbligandoli a ricevere la droga a domicilio o in altro luogo sicuro di loro pertinenza. È stata quindi sgominata la nuova rete che si stava organizzando per rifornire le città di Gaeta, Formia, Fondi e Cassino di cocaina.