Maxi operazione antidroga dei Carabinieri di Latina, che in queste ore hanno smantellato un fitto sistema di narcotraffico che attivo tra le località della Provincia latinese e i Comuni di Napoli, Caserta e Isernia.
Le misure cautelari emesse dal Gip presso il Tribunale di Roma e richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, ha attivato le squadre dei Carabinieri di Formia, i Reparti dei Comandi Provinciali di Latina, Napoli, Caserta e Isernia, un elicottero del Nucleo di Pratica di Mare, le unità Cinofile dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.
Nell’operazione sono scattate le misure cautelari per 22 persone (21 sottoposti a custodia cautelare in carcere e uno agli arresti domiciliari).
Tra i componenti del gruppo criminale emerge la figura di una donna e l’accusa per loro è di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, possesso di armi e materiali esplodenti, minaccia, violenza privata e lesioni, con l’aggravante di aver agito attraverso metodo mafioso.
La complessa indagine è stata portata avanti dai Carabinieri di Formia, che investigavano sulla faccenda fin da Ottobre 2015 e con importanti sviluppi tra l’anno 2016 e il 2018.
Il gruppo criminale agiva agli ordini di due fratelli provenienti dal quartiere Secondigliano di Napoli, che aveva deciso d’imporsi nel mercato degli stupefacenti dell’area Sud Pontina. Lo ha fatto con il classico atteggiamento delle realtà camorristiche, importando manovalanza criminale nei vari quartieri della zona e creando una fitta rete di pusher che smerciavano sostanze come cocaina, hashish, marijuana, shaboo.
Erano riusciti a imporsi sul territorio anche attraverso minacce e aggressioni verso terze realtà criminali del territorio, che li avevano portati anche all’utilizzo di armi e ordigni esplosivi. Una guerra agli altri clan che nel giro di poco tempo li aveva condotti a un’egemonia sulla vendita delle droghe nella zona Sud Pontina, trovando il centro per le proprie attività nella località turistica di Scauri nel Comune di Minturno.
La retata ha portato a scoprire come vari elementi arrestati fossero membri attivi dei clan camorristici di Secondigliano, importando numerose quantità di sostanze stupefacenti dalla Spagna e da Napoli.
Gli arresti complessivi dell’operazione hanno condotto in manette ben 13 persone.
Le Forze dell’Ordine impiegate nella maxi operazione hanno sequestrato 450 grammi di cocaina, 9 chilogrammi di hashish, 350 grammi di marijuana, 100 grammi di shaboo, una pistola Beretta calibro 9×21 con 13 proiettili, un’arma rubata, 2 ordigni esplosivi di fattura artigianale fatti brillare nel mese di Febbraio.
Una delle persone fermate è stato trovato inoltre in possesso di una rivoltella 44 Magnum con matricola abrasa e 10 proiettili.