Latina ha ribadito ieri pomeriggio il proprio “No” alla Mafia e la criminalità organizzata, facendo arrivare a Piazza del Popolo la Quarto Savona 15.
I resti di una macchina decimata che palesano bene la malvagità e la mancanza di umanità del sistema mafioso palermitano in giro per la Penisola, che durante la “Strage di Capaci” portò via le vite di tre giovani poliziotti neanche trentenni.
Infatti per chi non lo sapesse, la Quarto Savona 15 era l’auto della scorta di Giovanni Falcone. Un’automobile che ancora racconta la drammaticità degli eventi di Capaci, dove persero la propria vita gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Un’iniziativa forte quella che da ieri ha preso vita nel Comune latinense, che fino al 3 Dicembre 2019 permetterà ai cittadini di osservare i resti della Quarto Savona 15 e riflettere fino a dove si può spingere la Mafia e la criminalità organizzata in Italia.
Un evento fortemente voluto dal sindaco Damiano Coletta, che per l’occasione ha organizzato una cerimonia ufficiale in Piazza del Popolo agli occhi delle Istituzioni della Regione Lazio, del suo Comune, dei sindaci dei Paesi provenienti dalla Provincia di Latina e le Istituzioni militari delle varie Forze Armate locali.
A moderare l’esposizione della Quarto Savona 15 Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio. Ai nostri microfoni commenta l’importanza di questo evento in una città come Latina.
All’evento presente anche Tina Montinaro, moglie del poliziotto Antonio Molinari e che da tantissimi anni porta in giro per l’Italia la teca della “Quarto Savona 15“ per spiegare cosa è la Mafia e il suo sistema. La signora a Latina ha avuto modo di visitare anche una scuola locale, dove ha spiegato agli studenti il sacrificio del marito per un’Italia migliore e cosa significa il sistema mafioso. Proprio ai nostri microfoni la signora Tina Montinaro ha voluto lasciare un importante messaggio ai giovani ragazzi che ci seguono.
Presente tra il pubblico anche Maricetta Tirrito, vittima di Mafia e da sempre attiva in iniziative sociali volte a combattere questo sistema criminale. Ai nostri microfoni ha ribadito l’importanza di un’iniziativa simile per la Città di Latina e tutta la Regione Lazio.