FARE RETE tra ASL, UNIVERSITA’ e LILT: un’arma potente contro il tumore al seno.
Chiusura della campagna mondiale Ottobre Rosa 2021 in provincia di Latina
Con la ristrutturazione del secondo piano del Padiglione Porfiri del Santa Maria Goretti di Latina, la Breast
Unit, diretta dal prof. Fabio Ricci e dal dott. Carlo De Masi, unitamente alla Radiologia Senologica di
secondo livello, potrà garantire in futuro, ancor più e ancora meglio, la sua azione di contrasto al cancro
della mammella, contando su risorse e competenze per dare alle donne in cura “risposte umanizzate”.
Queste, in sintesi, le parole della dott.ssa Silvia Cavalli, Direttrice Generale della ASL di Latina, nel suo
intervento al termine della conferenza stampa di chiusura della Campagna Ottobre Rosa 2021 (responsabili
organizzativi A. Novaga e S. Ciani), presenti, la Direttrice Sanitaria Aziendale Dott.ssa Laide Romagnoli, il
Direttore Sanitario dell’ospedale S.M. Goretti dott. Sergio Parrocchia, tenutasi presso l’Aula Convegni del
Ce.R.S.I.Te.S. dell’Università Sapienza – Polo Pontino di Latina. Un incontro alla presenza di numerose
Autorità Civili e Militari, Associazioni, Ordini Professionali, Dirigenti Sanitari della ASL (tra cui il prof.
C. Ambrogi Direttore della UOC di Radiologia, reparto chiave per le pazienti della Breast Unit), moderato
dalla docente – scrittrice Stefania De Caro. Una mattinata intensa, ricca di spunti, dati, proposte, interventi
mirati a focalizzare la consolidata azione sinergica fra LILT, ASL, e Università che, da un decennio, vedono
nella prevenzione per la diagnosi precoce dei tumori, la strada maestra per fronteggiare il cancro al seno la
cui insorgenza, sempre in crescita, ha fatto contare nel 2020 circa 55mila nuovi casi, 330 dei quali in
provincia di Latina. A fronte dell’aumento della risposta agli screening per le donne dai 50 ai 69 anni e della
percentuale di pazienti che si rivolgono alle Breast Unit che, dati alla mano, consentono circa un 20% in più
di possibilità di guarire, sono ancora alti i numeri negativi da fronteggiare, come quei 470 mila screening
nazionali mancati lo scorso anno causa Covid, che richiamano ad un impegno ancora più incisivo e costante
sui territori. Lo ha detto bene la presidente della LILT provinciale di Latina, la dott.ssa Nicoletta D’Erme,
ricordando il ruolo di “braccio sociale” della Lega, riconosciuta da tutti per il suo ruolo “da cui non si può
prescindere” per raggiungere sempre più persone e per sostenere la Breast Unit e l’Università nella lotta ai
tumori. “Per la LILT l’Ottobre Rosa dura tutto l’anno – ha detto la dott.ssa D’Erme – così come le visite
gratuite presso gli ambulatori, gli appuntamenti di festa, i percorsi sportivi e culturali legati alla
prevenzione. Il programma per il 2022 prevede con il supporto del Responsabile della LILT Regionale dott.
Alfredo Cecconi, l’apertura di delegazioni su tutto il territorio (presente oggi la delegazione di Gaeta guidata
dal dott. Rosario Cienzo) e il ritorno nelle scuole per parlare con i giovani. Ci saranno poi le iniziative per i
100 anni di presenza della LILT nazionale, le borse di studio e altro ancora”. Il “grazie” più accorato è andato
ai volontari che “ogni giorno sono a disposizione delle persone” e che hanno continuato il loro impegno
anche nei difficili mesi della pandemia da Covid. (volontari presenti oggi alla manifestazione C. Galeone,
L. Ceccucci, S. Patini, S. Cipparrone, A. Di Furia).
La mattinata si era aperta con il saluto del prof. Vincenzo Petrozza, direttore del Ce.R.S.I.Te.S di Latina e con
la proiezione del video di saluti della Magnifica Rettrice dell’Università Sapienza di Roma, Prof.ssa Antonella
Polimeni, che plaudeva all’intesa fra Associazioni, Breast Unit e Università per la condivisione di impegni,
progetti e strategie finalizzati al miglioramento dei servizi da offrire al territorio. Stesso ringraziamento
espresso da S.E. il Prefetto di Latina, dr. Maurizio Falco, che ha sottolineato l’importanza di tali “risultati
maturati nel tempo e da tempo” in un percorso virtuoso con cui si mira ad accorciare le distanze fra
Istituzioni e cittadini. “I risultati confortanti – ha concluso il Prefetto – meritano il sostegno e la vicinanza
degli Enti preposti”. Anche il sindaco di Latina, dott. Damiano Coletta, intervenendo come primo cittadino
del capoluogo ma anche come presidente della conferenza dei sindaci pontini ( presenti numerose
delegazioni dei Comuni di Sermoneta, Aprilia, Gaeta, Cori, Cisterna, Sabaudia, Pontinia, Priverno,
Roccagorga, Fondi, Sezze), si è detto “orgoglioso di indossare il Nastro Rosa, simbolo di una Campagna
Mondiale che vede il nostro territorio sempre in prima fila” ed ha esternato apprezzamento per chi nella
ricerca, nella diffusione della cultura della prevenzione e nella cura di chi si ammala, donano tempo e
professionalità, guardando le persone nella loro interezza.
I saluti del presidente della Regione Nicola Zingaretti e dell’Assessore laziale alla Sanità Alessio D’Amato
sono stati portati in aula magna dall’Assessora alle Pari Opportunità Erica Onorati con il “sostegno della
Regione per quanto è stato finora operato in favore delle donne”.
La squadra della Breast Unit (presenti: M. Dorkin, E. Fusco, M. Schembari, L. Rossi, S. Travaini, A. La Manna,
S. Piroli, G. Pistillucci, G. Fanelli, A. Tomei, T. Di Palma) – ha detto – “merita un plauso perché mette al centro
le donne e perché si è occupata di loro anche nella pandemia”.
Significativo, a questo punto della mattinata, il dono che “donne e maestre del percorso di lanoterapia della
Breast”, coordinate dalla sig.ra Anna Bruno, hanno consegnato all’assessora regionale e alla direttrice
generale della ASL: un omaggio lavorato con lana e uncinetto, così come i rombi che andranno a formare
coperte calde da distribuire ai senzatetto nei mesi più freddi: solidarietà che abbraccia la solidarietà accolta
tra gli applausi del folto pubblico.
Subito dopo, con il saluto della dott.ssa Rita Salvadori, vicepresidente dell’Ordine dei Medici, l’abbraccio è
passato simbolicamente a tutte le donne impegnate nella ricerca oncologica e a quelle che affrontano il
cancro al seno. La Prof Antonella Calogero Direttrice del Dipartimento di Scienza e Biotecnologie Medico-
chirurgiche della Facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università Sapienza – Polo Pontino, ha sottolineato
come la conoscenza di sé e del funzionamento del proprio corpo resta fondamentale anche nella ricerca, ed
ha elencato i programmi di collaborazione tra Università e Breast Unit che stanno apportando sostanziali
cambiamenti in provincia nella lotta al cancro. (I direttori responsabili di questi programmi sono: la prof.ssa
F. Leonetti, prof.ssa M. Lichtner, prof.ssa A. Cerquiglini. il prof. C. Di Cristofano, il prof. I. Carbone e il prof.
A. Carbone). La professoressa ha affermato: “Da un anno e mezzo abbiamo organizzato, con mille difficoltà,
il percorso erodo-familiare per le donne con mutazione genetica affette da tumore al seno (di cui è
responsabile) con la consulenza genetica che serve a vagliare la predisposizione ad ammalarsi di tumore.
Test e ricerche, macchinari sofisticati e analisi dei risultati, ci permette di discutere con la paziente
coinvolgendone i familiari, evitando di terrorizzarli ma ragionando sul come affrontare la situazione”.
Dopo aver fatto una breve cronistoria della nascita della Breast Unit da lui diretta con il dott. Carlo De Masi,
il prof. Fabio Ricci ha ringraziato la squadra che lo affianca quotidianamente e coloro che, negli anni hanno
favorito il raggiungimento dei risultati ottenuti: i proff.ri Diego Ribuffo e Carlo della Rocca, i precedenti
Direttori Generali della ASL, M. Caporossi e G. Casati che l’hanno istituita e strutturata, la nuova Direttrice
Generale dott.ssa Silvia Cavalli che si è impegnata a migliorare ed ampliare i servizi, mettendo al primo
posto la cultura senza la quale -come diceva il prof. Veronesi- non si potrà sconfiggere il tumore al seno.
Proteggere la Breast Unit è sinonimo di civiltà poiché alla base della sua istituzione vi è un motivo etico:
curare la donna affetta da tumore (oltre il tumore stesso!) e dare alla donna stessa un ruolo condiviso degli
eventi. Il prof. Ricci ha dunque chiuso il suo intervento con parole di speranza: solo tutti insieme potremmo
uscire dall’emergenza cancro, facendo ognuno la sua parte e facendo rete.
In perfetta sintonia il prof. Carlo della Rocca, Preside della Facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università
Sapienza di Roma che ha affermato: “La Breast Unit di Latina è strutturata in un’azienda sanitaria locale,
questo la rende forte ed apprezzata sul territorio provinciale”. Un Plauso anche alla LILT “attiva e capace,
così come altre associazioni che sono parte integrante della Breast” e grazie alle quali cresce la sensibilità
verso gli screening. L’ impegno resta dunque quello di portare percentuali sempre più alte di donne alla
diagnosi precoce e alle guarigioni, migliorando -ove possibile- le strutture, i macchinari, gli accessi alle cure.
All’Università il ruolo della formazione di professionisti di qualità, sapendo che si dovrà convivere con
l’aumento dell’incidenza della malattia, ma rendendola curabile e sempre meno invalidante per la qualità
della vita delle donne.