La Polizia di Statodella Squadra Mobile di Latinain collaborazione con il Servizio Centrale Operativo e con l’impiego di personale specializzato del Servizio Polizia Scientifica di Roma e Reparto Cinofili della Scuola di Polizia di Nettuno, nella mattinata odierna ha tratto in arresto un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa circondariale di Latina, perché trovata in possesso, nella propria abitazione di villaggio Trieste a Latina di diverse armi.
L’operazione di questa mattina, così come spiegato dal Questore di Latina, dr. Carmine BELFIORE nel corso di una conferenza stampa, segue le altre attività svolte nel corso delle ultime settimane dagli uomini della Questura di Latina che hanno permesso il ritrovamento di numerose armi e relativo munizionamento. Anche in questo caso il filo che unisce le diverse operazioni è il ritrovamento di armi, munizionamento e silenziatori, che fanno a pensare ad un loro eventuale utilizzo per azioni intimidatorie, ovvero per il compimento di delitti di tipo predatorio. Infatti anche in questo caso una delle armi sequestrate era dotata di un silenziatore.
Nell’armadio della camera da letto della donna, si rinveniva una borsa con all’interno una pistola marca Beretta mod. Brigadier cal. 9×21 con matricola punzonata e canna modificata per l’applicazione di silenziatore di cui era dotata, una pistola marca Sig Sauer mod. SP 2022 cal. 9×21 con matricola punzonata, un Revolver marca Smith & Wesson cal. .45 ACP un Revolver marca North American Arms mod. Mini Master cal. .22 L.R. Le quattro pistole in perfetto stato di conservazione, complete di caricatori ed accessori, nonché il relativo munizionamento e tutto il materiale per la loro manutenzione erano pronte all’uso.
La donna, parsa subito sorpresa dall’intervento della Polizia, non ha saputo fornire una spiegazione alle domande degli investigatori. Sono in corso ulteriori accertamenti riguardo la provenienza delle armi, e finalizzati ad accertare se siano state utilizzate in eventi criminosi e a comprendere per conto di chi le armi fossero custodite dall’agente della Penitenziaria. A terminate formalità di rito la donna , è stata indagata in stato di arresto per la detenzione illegale di più armi da sparo, alcune di esse clandestine ed alterate, nonché del relativo munizionamento e come disposto dall’A.G. procedente, associata presso la casa circondariale REBIBBIA Femminile di Roma.