La Questura di Latina, ha concluso una intensa attività di ricerca che ha permesso di ritrovare una giovane quattordicenne, scomparsa. Nei giorni scorsi una donna ha formalizzato una denuncia di scomparsa della propria figlia di 14 anni, la quale non aveva fatto ritorno a casa ed era anche irrintracciabile telefonicamente poiché la sua utenza telefonica risultava sempre irraggiungibile.
Lo scorso 23 gennaio la madre della minore si è presentata nuovamente presso gli uffici della Squadra Mobile, riferendo di aver appreso che la figlia era segregata e costretta a subire abusi sessuali. La donna, però, non è stata in grado di fornire ulteriori informazioni per consentire di rintracciare la figlia, aggiungendo di temere fortemente per la sua incolumità, poiché la ragazza le aveva fatto sapere che all’interno dell’abitazione ove era costretta aveva potuto rilevare la presenza di armi.
Gli immediati approfondimenti investigativi effettuati dagli investigatori della Squadra Mobile, anche attraverso l’ausilio di presidi tecnologici in uso alla polizia scientifica, hanno permesso di accertare che l’utenza telefonica utilizzata dalla ragazza era localizzata nel centro cittadino della città di Velletri.
Nelle fasi di localizzazione del telefono della giovane, però, l’apparecchio veniva spento, rendendo in tal modo le ricerche molto più complicate.
Nella mattinata di ieri, mercoledì 24 gennaio, finalmente il telefono della minore è stato nuovamente agganciato dai sistemi di localizzazione, ed individuato ancora nel comune di Velletri, luogo in cui personale della Squadra Mobile stava già effettuando una serie di ricognizioni ed accertamenti volti ad individuare l’abitazione ove la ragazza era tenuta prigioniera.
Nel corso delle attività di ricerca, gli investigatori hanno rintracciato la ragazza all’interno del bar della stazione ferroviaria, la quale appariva in buone condizioni di salute.
Successivamente è stata individuata, e sottoposta a perquisizione, l’abitazione ove la stessa aveva trascorso gli ultimi giorni dopo la sua scomparsa, all’interno della quale è stata rinvenuta una pistola ad aria compressa, fedele riproduzione della Beretta 92FS, di libera vendita.
È stato inoltre identificato un giovane, di nome Alex, con il quale la ragazza scomparsa aveva trascorso quei giorni interminabili.
Gli ulteriori accertamenti svolti hanno consentito di accertare che l’adolescente si era allontanata volontariamente dalla casa familiare, stante alcuni dissapori con i propri genitori, e non aveva subito alcuna costrizione contraria alle proprie volontà.
L’adolescente è stata affidata al centro servizio minori del comune di Latina, come disposto dal Presidente del Tribunale per i minorenni di Roma mentre il ragazzo, T.A. di anni 29, è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria per il reato di sottrazione consensuale di minorenni.