Non è risultata positiva al tampone molecolare l’utente dei Servizi Sociali sospettata di aver contratto il virus COVID-19.
Come noto, nella giornata di ieri, gli uffici dei Servizi Sociali sono rimasti chiusi per consentire l’immediata sanificazione dei locali a causa dell’accoglienza e presa in carico da parte del Servizio di una giovane donna straniera che, successivamente, è risultata positiva al test rapido di rilevamento del Covid-19 effettuato al momento della sua collocazione presso una struttura protetta.
Sono stati quindi subito posti in quarantena in via precauzionale i due professionisti entrati in contatto con l’utente dando il via a tutte le procedure del protocollo di messa in sicurezza.
Contemporaneamente si è proceduto ad effettuare alla donna il tampone molecolare il cui referto, questa volta, è risultato NEGATIVO al Covid-19.
“Siamo contenti che si sia trattato di un falso allarme – ha commentato l’assessore ai Servizi Sociali Federica Felicetti -. Va specificato che il test rapido è meno sensibile e specifico e più soggetto a eventuali contaminazione del test molecolare, unico validato a dare risposta certa.
Ma era comunque doveroso attivare celermente le procedure affinché fosse garantita la salute dei lavoratori che, lo sottolineo, svolgono un importante compito di assistenza alla persona sottoponendosi anche a questo tipo di rischi, per se stessi e le loro famiglie. Non ultimo abbiamo voluto tutelare anche tutti gli utenti che quotidianamente si rivolgono al Servizio e che devono essere tranquilli di frequentare ambienti sani, che non mettono a rischio la loro salute, quella dei loro familiari e di chi frequentano”.
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Cisterna di Latina. Donna straniera positiva al test rapido ma è un falso allarme: ecco com’è andata
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