“La scorsa settimana, mi sono recata alla SS. Messa nella Chiesa di S. Benedetto di Pomezia con mio figlio di 3 anni.
Pensavo di fare una cosa carina e responsabile nel portare un bimbo così piccolo in Chiesa nell’orario “dedicato ai bambini”.
La mia intenzione era ed è, quella di far avvicinare mio figlio alla religione attraverso il gioco e il divertimento, affinché, un pochino più grande, sia per lui naturale e spontaneo intraprendere un suo percorso religioso/spirituale.
Ma le mie buone intenzioni sono state amaramente disattese da una specie di gendarme/guardia svizzera/perpetua che con il benestare del sacerdote di turno ci ha letteralmente cacciati via per ben due volte dai primi banchi “riservati” ai bambini delle comunioni e cresime.
Vorrei a questo proposto, fare due precisazioni: in primo luogo io non mi sono mai seduta e mio figlio (che occupa un posto piccolissimo!!!) ha insisto molto per stare seduto davanti vicino agli altri bambini; in secondo luogo NESSUN bambino “autorizzato” era in piedi.
E’ consentito cacciare via un bambino che si sta avvicinando per la prima volta alla religione perché non ha l’età per fare la prima comunione o la cresima?
Quando Gesù diceva lasciate che i bambini vengano a me, a chi si rivolgeva ai bambini che dovevano fare la comunione??? E’ così che si avvicinano le persone alla Chiesa?
Può una persona permettersi di decidere chi può o non può frequentare una funzione religiosa?
A chi devo chiedere il permesso per andare in Chiesa con mio figlio piccolo, la prossima volta?
Ci sono a Pomezia, Chiese dove i bambini di tutte le età possono seguire la SS. Messa e poi giocare insieme?
Parlando di quanto accaduto con altre persone, ho raccolto molte lamentele riguardo questo sopruso ingiustificato, così a mio nome, quello di mio figlio e di tutte le persone che non sono d’accordo con queste assurde prese di posizione, reclamo il mio diritto a scegliere luogo e orario per seguire in serenità la parola di Dio.
Daniela Lucci”
Ovviamente abbiamo riportato la lettera al Parroco, che non ha smentito quanto accaduto. “Si tratta di un problema di spazio e di responsabilità – ha spiegato – i primi due banchi sono riservati, solo per la messa delle ore 10:00, ai bambini che fanno catechismo per fare la Comunione. Sono tanti, e riempiono tutti i posti. Se tutti i genitori con bimbi piccoli volessero mettersi lì non avremmo modo di far sedere tutti i bambini del catechismo, che devono per forza essere nelle prime file per una questione di sicurezza: sono infatti affidati a noi per tutta la durata della S. Messa. Per riuscire a sedersi nei banchi immediatamente successivi la signora dovrebbe arrivare abbastanza presto, in modo da trovare ancora posti liberi, oppure scegliere un altro orario. Lo stesso problema ce lo hanno segnalato gli anziani: anche loro verrebbero sedersi nelle primissime file, ma la Messa delle 10:00 è “dedicata” ai bambini che si avvicinano al Sacramento della Comunione, quindi tutti gli altri devono accontentarsi dei posti che trovano. La signora dice poi che non è stato fatto sedere il bambino da solo pur essendoci posto: si tratta di responsabilità, un bimbo così piccolo non può essere affidato ai catechisti, ma deve stare con i genitori. Se la signora vuole qualche altro chiarimento può tranquillamente rivolgersi a me”.