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SCUOLA ELEMENTARE MANZU’, NUOVO FURTO

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Nuovo furto alle scuole di Ardea. Questa volta ad essere colpita l’elementare Manzù, dove ignoti hanno rubato attrezzature utilizzate da un bimbo disabile. A segnalare l’episodio una mamma, Donatella B. “Siamo alle solite: una scuola lasciata ormai allo sbando più totale, dove l’incuria la fa da padrona, e della quale i politici – portatori di cause nobili che in periodi come questo servono solo a riscuotere quanto più consensi possibili in attesa delle amministrative di maggio – si disinteressano completamente. Ma veniamo ai fatti: per l’ennesima volta dall’inizio dell’anno hanno fatto la loro comparsa i ladri nella scuola elementare Manzù di Ardea; come al solito non hanno avuto alcuna difficoltà nell’entrare all’interno del plesso scolastico e farne un campo di battaglia per le loro scorribande. Il bottino questa volta è stato un PC in uso ad un bambino portatore di handicap, una radio ed una chitarra, usate per attività didattiche e donate da cittadini ed associazioni per sopperire alle carenze dell’Amministrazione. Ovviamente il disastro che questi pseudo ladri lasciano dietro le loro spalle ad ogni incursione comporta sempre perdite di tempo e soldi, ma ormai è diventata quasi una consuetudine trovarsi al mattino con le povere maestre incredule ed i genitori sempre più perplessi, che non riescono a capire come non si riesca a mettere in sicurezza le scuole. Sicurezza che dovrebbe essere l’elemento cardine di una società civile ed organizzata e che dovrebbe essere garantita anche da quei politici che ci vengono a cercare solo nel periodo preelettorale, mentre per tutto il resto della legislatura dimenticano gli impegni presi davanti ai cittadini. Basta pensare a semplici richieste, come allarmare una porta, predisporre grate antintrusione per le quali circa due anni fa i tecnici del Comune avevano rilevato le misure per la messa in opera. Evidentemente hanno trovato altra collocazione! Avevamo anche chiesto lo spostamento di un citofono, passandolo dal cancello esterno all’interno del plesso, in modo da consentire agli addetti di non aprire necessariamente agli estranei. Una piccola richiesta, ma evidentemente i politici sono così impegnati a sollecitare ben altre opere faraoniche da non aver tempo per procedere con i piccoli interventi e gli accorgimenti che forse potrebbero consentirci di rendere più sicura la scuola”.

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