“Pollena Trocchia è un paese sulle falde del Vesuvio, proprio a ridosso del crinale ovest del vulcano.
A Pollena vivono 13.600 persone delle quali solo l’1% di nazionalità non italiana.
I bambini che a Pollena sono nell’età scolare e che frequentano asili ed elementari sono circa un migliaio suddivisi in ben 9 plessi scolastici diversi. Amministrazione di centro-destra guidata da un giovane sindaco, con un bilancio comunale di circa 18 milioni di Euro, Pollena è poco meno di un terzo di Ardea per ciascun aspetto.
Anche il costo del pasto mensa per i bambini di Pollena è un terzo del nostro, 1.30 € per tutti, ed è di soli 3,25 € il costo dell’intero pasto previsto nel bando di gara predisposto dal Comune. Sembrerebbe qui cessare le strane coincidenze che accomunano Pollena ad Ardea se non fosse per il capitolato di appalto predisposto dall’amministrazione di quel ridente paese. “Cut & Paste” è ormai diventata pratica comune tra i dirigenti del nostro comune.
Sentire in un recente Consiglio Comunale un consigliere dire: “Cambiate almeno il nome del comune quanto ne copiate i regolamenti; qui c’è ancora scritto Villa Simius!” mentre interviene nella discussione per l’approvazione di un regolamento, non è edificante e ci mortifica. I nostri dirigenti, profumatamente ricompensati per il loro lavoro, dimostrano continuamente in quanta scarsa considerazione tengono i loro datori di lavoro. Se possiamo far finta di niente quando a copiare ci si limita per aspetti marginali come quello citato, ci indigniamo, invece, quando la loro incuria , tracotanza e prosopopea finisce per mettere a rischio la salute stessa dei nostri bambini.
Il bando del comune di Pollena per la gara del servizio di refezione scolastica è stranamente molto simile al nostro, al punto che intere pagine sono completamente sovrapponibili. Per i pochi aspetti in cui differiscono, il capitolato di Pollena è anche migliore del nostro.
A parte il sentimento di rabbia che nasce spontaneo nella nostra pancia quando siamo per l’ennesima volta costretti a subire tanto disprezzo nei nostri riguardi non riusciamo a capire perché mai dovendo copiare non lo si faccia da chi è più bravo di noi. Il comune di Roma pubblica quest’anno un bando esemplare in modo particolare per la cura con cui è stato studiato il menù per la corretta alimentazione dei bambini; oltre un centinaio sono le ricette proposte su una rotazione di 9 settimane e diverse per la stagionalità dei prodotti. Ogni piatto è accompagnato dalla procedura di preparazione e dalla corretta grammatura per ciascun ingrediente, unica metodologia idonea a controllare i corretti apporti nutrizionali della dieta; inoltre è previsto anche nel prezzo (lo stesso che ad Ardea per il totale riconosciuto alla ditta) lo spuntino di metà mattina, perché se è giusto che i bambini non consumino i pasti portati da casa, anche questo è importante.
L’argomento tornerà presto alla ribalta delle cronache della nostra città perché le mamme sono già in rivolta ed è stata preannunciata una manifestazione di protesta per il prossimo venerdì 6 dicembre.
Ci ripromettiamo dunque di tornare sull’argomento con dovizia di particolari e nel mentre, ci impegniamo a preparare una nostra proposta atta a garantire la soddisfazione di tutti senza che, per questo, le casse del nostro comune ne debbano risentire. Noi lo sappiamo fare”.
MENSE, GLI “AMICI DI GRILLO” DI ARDEA CONTESTANO NUOVAMENTE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
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