Mentre l’Italia invecchia e si fanno sempre meno figli, nel Comune di Ardea, e precisamente a Tor San Lorenzo, risiede una super Mamma che ha deciso di infischiarsene della crisi e dare al mondo 15 pargoli!
L’Italia è un paese di anziani, nascono sempre meno bambini. A dirlo è l’Istituto Nazionale di Statistica che, anno dopo anno, ci conferma questa triste realtà che vede la fertilità diminuire in senso assoluto in un paese che fatica, che si svuota, che si aggroviglia su se stesso. Nel 2013, abbiamo raggiunto addirittura il record negativo della natalità: 515 mila bimbi, 11 mila in meno del precedente record negativo in assoluto che era stato toccato nel 1995. La media di una famiglia italiana è di 1,29 figli partoriti (ad un’età media di 31 anni) contro i 2,37 delle famiglie straniere!
Questa statistica però non vale per mamma Laura M., 51 anni, che, nonostante la separazione dal marito, è felice ed orgogliosa di aver messo al mondo ben 15 figli partoriti dai 21 ai 41 anni di età: Gioele, Paolo, Simone, Tobia, Samuele, Rachele, Giuditta, Pietro, Marta, Miriam, Michele, Emanuele, Giuseppe, Raffaele e Francesca Romana.
Gioele, 29 anni, il più grande, si è trasferito in Sicilia per lavoro. Altri quattro figli hanno lasciato l’Italia per trasferirsi in Gran Bretagna e in Africa. La prima femmina, Rachele, invece, nonostante l’esperienza familiare negativa, è riuscita a sposarsi.
Da 4 anni mamma Laura è anche nonna dello splendido Adam, figlio di Samuele.
“La gioia che hanno saputo regalarmi i mie figli fino ad ora è immensa, sensazioni uniche ed indescrivibili. Nel mio piccolo non posso che ringraziarli tutti, uno ad uno. Sono felice di avergli trasmesso un messaggio positivo: che l’amore è un qualcosa di bello e grandioso, come lo sposarsi, convivere e creare una famiglia, nonostante i tanti rischi che la vita ci riserva”, dichiara la super mamma.
Imbattibile e lontano resta il record mondiale della russa Valentina Vassilyeva: 69 bambini in 27 parti (16 parti gemellari, 7 parti trigemellari e 4 di 4 gemelli). Ad un passo invece il primato mondiale di 18 figli senza parto gemellare detenuto dalla rumena Livia Ionce.
Quello di mamma Laura è un vero e proprio record italiano battuto solo nel giugno del 2013 da una famiglia calabrese che ha messo al mondo ben 16 figli.
Senza ombra di dubbio la signora Laura detiene il record della mamma separata con più figli in Italia, record che potrebbe valere anche il primato mondiale!
“Sono felicissima della scelta, potessi tornare indietro rifarei tutto. La vita è meravigliosa, è bella, è una sfida costante e vale la pena regalarla come ho fatto io. Forse poche sono state le vittorie ma quando si raggiunge un obiettivo, piccolo o grande che sia, si viene sicuramente ricompensati di tutte le sofferenze e difficoltà che la vita ci riserva. Questi figli sono nati perché io e mio marito eravamo in un cammino di fede che abbiamo condiviso insieme fino alla separazione. Con il 12° figlio ho avuto un intervento al cuore, nonostante la cardiopatia ho ritenuto doveroso non fermarmi, continuando questo percorso”, aggiunge Laura.
La giornata per lei non finisce mai, tante sono le faccende domestiche con tutti questi ragazzi a casa.
“La mia giornata standard è fatta di quantità industriali di lavatrici, panni da stendere e stirare. Tengo molto alla cura dei miei figli. A pranzo e cena uso dei grandi pentoloni in cucina. A casa esistono diverse regole per il quieto vivere. Per esempio abbiamo eliminato frasi come: “Mamma non mi piace, non mi va questo piatto”. Se non piace quello che cucino ai miei figli possono tranquillamente non mangiare. Così imparano ad affrontare nella vita quello che non gli piacerà. Loro sono la mia vita, dai 21 anni ad oggi non ho avuto neanche pochi istanti per me stessa”, dichiara la donna.
E come in tutte le favole c’è anche un periodo brutto.
“Sposata nel 1984, dopo la nascita dell’ultima figlia Francesca mio marito se ne è andato via di casa. Ho aspettato 6 anni che lui ritornasse in sé, perché secondo me i figli sono un eredità troppo grande da lasciare. Sono stata obbligata così a chiedere la separazione per metterlo di fronte alla realtà che i figli vanno cresciuti e/o mantenuti adeguatamente se decidi di non essere presente nella loro vita. Mio marito aveva un lavoro molto ben retribuito, poteva far vivere tre famiglie in modo dignitoso, ma nonostante tutto inizialmente mi dava solo 800 euro al mese. Poi è scappato all’estero con il Tfr e tanti soldi, non pensando più a nulla, lasciandomi con due anni di mutuo non pagato che ora non riesco a saldare. Sono andata così alla Caritas per poter vivere, cucinando spesso piatti di gnocchi conditi con salsa al burro e rosmarino. Piatti che i miei figli adorano. Quando ci si separa, se il coniuge con maggior redito non versa gli assegni di mantenimento per i figli, la famiglia non vive più. Non chiedo per loro il lusso, né tanto meno le vacanze, ma l’indispensabile per andare a scuola e avere un minimo di relazioni sociali”, aggiunge la signora.
La forza e la costanza di chiedere aiuto all’umile donna però non manca.
“In questi ultimi 10 anni sono andata spesso al Comune di Ardea ma non ho ottenuto mai un vero e proprio aiuto. Ogni Sindaco che si è succeduto è stato sempre troppo impegnato nel ricevermi. Dopo tanti tentativi solo un mese fa sono riuscita a parlare con il dimissionario vice Sindaco Cremonini spiegando la mia situazione. Quest’anno, forse, dopo tanti anni dal Comune riceverò l’assegno per il terzo figlio e questo mi sembra un grande traguardo visto e considerato che fino ad ora non ho mai ottenuto nessun beneficio vedendomi scavalcata in ogni graduatoria comunale dalle tante famiglie di stranieri con reddito Isee basso o pari allo zero. Guardando la situazione generale della mia famiglia mi verrebbe da dire che la giustizia non è uguale per tutti. Va aiutato chi resta in questo Paese affrontando giorno dopo giorno le sfide che la vita ci riserva, non chi scappa! Allo Stato, alle istituzioni non chiedo ricchezza, chiedo semplicemente di aiutarmi a poter vivere in modo dignitoso insieme ai miei figli”, conclude mamma Laura.
Massimiliano Gobbi