“Premesso – dichiara in una lunga missiva Renzo Mercanti, candidato come consigliere comunale alle scorse elezioni – che il sottoscritto parla a titolo personale e non per il Movimento 5 Stelle per cui è stato candidato, mi accingo a segnalare alcune “piccole” contraddizioni interne al mondo dei nostri Consiglieri.
La massima espressione della democrazia, secondo me, trova i pilastri nel rispetto delle regole. Devo ahimè constatare che i nostri Amministratori e Consiglieri comunali, delle regole spesso non ne tengono conto, o per scelta propria o perché si è instaurato un “modus operandi” tramandato dalle generazioni di politici precedenti. Un esempio è stata l’elezione del Presidente della Commissione Trasparenza, eletto dai voti del Consiglio Comunale e non dai voti dei componenti della stessa Commissione solo perché….”…è stato fatto sempre così!!”.
Le regole all’oggetto di questa mia denuncia sono scritte nello Statuto della Città di Pomezia e nel Regolamento del Consiglio Comunale.
Mi riferisco all’articolo 37 dello Statuto e all’art. 49 del Regolamento. Molti cittadini magari non sono al corrente di questi due articoli e quindi li trascrivo integralmente:
Articolo 37
“1. Gli atti relativi alla situazione patrimoniale, ai redditi del Sindaco, dei candidati alla carica di sindaco e dei consiglieri comunali sono depositati presso l’ufficio di Segreteria Generale, e sono liberamente consultabili, su specifica richiesta, da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in tema di privacy, la Segreteria Generale deve comunicare all’interessato l’avvenuta richiesta di visione della propria situazione patrimoniale ed informato della data stabilita della visione.
2. Gli atti di cui al precedente comma devono essere depositati entro sessanta giorni dall’avvenuta elezione o subentro, rinnovati ogni anno contestualmente alla scadenza di presentazione di denuncia dei redditi.”
Articolo 49
“Entro il termine di novanta giorni dall’insediamento i Consiglieri Comunali sono tenuti a depositare presso la Segreteria del Comune:
a) una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri; le azioni di società; le quote di partecipazione a società; l’esercizio di amministratore o di Sindaco di società con l’apposizione della formula: “Sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero”.
Ad oggi 30/09/2011 solo un Consigliere, il più giovane, ha ottemperato a questa richiesta. Perchè?
Perchè il Consigliere Celori parla di attaccamento morboso a questo argomento?
Rendere pubblici gli interessi privati dei Consiglieri è una morbosità? Far conoscere a tutti che la propria attività lavorativa è rivolta alle Costruzioni edilizie (credo il 70% dei Consiglieri!!) piuttosto che al settore delle Cooperative è un’ invasione nella Privacy?
Sono regole scritte, votate e democraticamente approvate!!!! Quindi vanno rispettate.
Rispettare le regole è anche di fondamentale esempio per la cittadinanza, soprattutto per i giovani che devono crescere nel loro rispetto. Ma se ad eludere le regole, e poi le leggi, sono i nostri governanti, come sperare in un futuro migliore??
La pubblicità della situazione patrimoniale, e la pubblicazione degli atti dirigenziali sul Sito del Comune, sono sempre aspetti deterrenti della cattiva politica.
Detto ciò, chiedo a questa “nuova” dirigenza politica di invertire la tendenza del: “…hanno fatto sempre così!!!”. Cominciate a dare l’Esempio, perchè se vi siete candidati ed i cittadini vi hanno eletto, è giusto che voi siate un esempio da seguire. Se vi hanno eletti, andateci in Consiglio quando convocato!!! Ad oggi qualche Consigliere, sempre secondo lo Statuto, è già virtualmente decaduto. (Art. 36 comma 12: I consiglieri che non intervengono a tre sedute consecutive, senza giustificato motivo, sono dichiarati decaduti.)
Renzo Mercanti….Un cittadino partecipe!!”