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Centocelle: il caso ‘Eleonora Vidor’ e lo strano comportamento ‘social’ del direttore di ‘Abitare A Roma’ Enzo Luciani

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Il gruppo social di riferimento del quartiere è infestato dai fake, ma ad essere bannato è chi li segnala

 

Si sa. I gruppi Facebook ad oggi costituiscono un elemento importante in tema di social media marketing.
Vengono utilizzati per pubblicizzare prodotti, associazioni, partiti politici o anche solamente interessi comuni legati a un territorio specifico. Nell’ultimo caso sono molte le persone che li utilizzano per orientarsi nel quartiere di riferimento, reperire informazioni utili o fare rete con i propri concittadini. In molti casi invece la questione potrebbe complicarsi; spesso tali gruppi sono mascherati da ‘servizio sociale online’ per poi avere come obiettivo reale la sponsorizzazione di cose o persone.

 

Ciò dipende dalle modalità di amministrazione e moderazione degli stessi, che spesso sono trasparenti e corrispondenti al regolamento redatto, altre volte meno.

Qualcosa di strano è accaduto il 14 febbraio scorso nel gruppo Facebook più numeroso di Centocelle (circa diecimila iscritti), denominato semplicemente ‘Centocelle’, aperto e visibile a tutti, anche ai non iscritti, fondato da Enzo Luciani, direttore del giornale ‘Abitare A Roma’ che ne è amministratore e che ha nominato come moderatore Gianpaolo Cirioni, sodale e già redattore del suo giornale.

 

Quel giorno un account denominato Eleonora Vigor, probabilmente fasullo, ha pubblicato il seguente post pubblico: “Salve a tutti, sono Eleonora della redazione di ‘C’è posta per te’, sto cercando persone che nel maggio 1970 in via delle Rose all’altezza del civico 50/37!!!”.

Nei commenti successivi l’autore del post specificava ulteriormente: “Stiamo cercando una signora che in quel periodo era incinta di nome Anna che abitava a quest’angolo di via delle Rose con via delle Betulle”. E ancora: “La persona che la sta cercando ricorda che in quel tratto di strada c’era un alimentari, un artista detto ‘Milanese’, un negozio di restauro e un bar. La signora Anna che cerchiamo invece era incinta, aveva 35/40 anni, capelli corti biondi. Non sappiamo nulla di più!”. Come se non bastasse, per dare credito alla sua versione, il presunto profilo fake ha postato il link di un articolo proprio della testata ‘Abitare A Roma’ di Enzo Luciani.

A quel punto una cittadina di nome Maria Grazia, insieme ad altri utenti, ha fatto notare che: “Con tutti e i mezzi che avete a Mediaset cercate su Facebook? Mi sa tanto di presa in giro. A chi dà informazioni: ricordatevi della privacy”.

E sì; la divulgazione di dati sensibili a terzi, in special modo se questi si sostituiscono o si spacciano per altre persone e riferiscono pubblicamente una falsa qualifica, costituirebbe un serio problema. Ma anche l’ipotesi dei reati di sostituzione di persona e millantato credito a carico di chi, mediante falsa identità, cercasse di ottenere informazioni personali.

Informazioni personali che moltissimi cittadini, abboccando al post della Vidor, stavano fornendo; indirizzi, foto, nomi e cognomi, domicili e connotati venivano contestualmente pubblicati senza sapere chi fosse realmente questo account e a quale scopo fosse alla ricerca di questi dati.

 

Naturale che diversi utenti del gruppo, tra cui poi anche noi, abbiano contattato Mediaset per appurare la posizione della fantomatica Eleonora Vidor; “Non conosciamo nessuna Eleonora Vidor”, ci hanno riferito dalla redazione di ‘C’è Posta per Te’, aggiungendo che: “Ci hanno già contattato in molti da Centocelle fornendoci evidenza di quanto ci dite. Procederemo a segnalare alle autorità preposte la questione, in quanto questa persona ci sta arrecando un danno di immagine”.

 

A fronte di ciò abbiamo segnalato all’amministratore del gruppo, Enzo Luciani, il serio problema che si stava venendo a creare a causa del comportamento di questo account con un post, dove lo informavamo della truffa posta in essere a danno dei cittadini più ingenui e, indirettamente, anche al gruppo da lui amministrato.

Ma la reazione di Enzo Luciani e del suo sodale e redattore è parsa quantomeno strana: in un primo momento il post della Vidor non è stato cancellato (cosa avvenuta successivamente, con l’aumentare dei commenti che sollevavano dubbi e perplessità) e l’account presumibilmente falso non è stato bannato, ma siamo stati bannati invece noi, che ci siamo preoccupati di smascherare il profilo in questione.
Non solo: nelle ore successive sono stati allontanati dal gruppo tutti gli utenti che hanno contribuito a risolvere la questione, o anche solo abbiano messo in discussione la veridicità del post incriminato chiedendo delucidazioni anche a posteriori.

Abbiamo quindi contattato Luciani per affrontare la discussione e comprendere le motivazioni dei ban: “La mia spiegazione è che non sono stato io a bannare le persone che facevano riferimento a quel post. Chiedi a Gianpaolo (Gianpaolo Cirioni, moderatore, ndr), sicuramente vi risponderà”. Ma, dopo aver scaricato le responsabilità su Cirioni sono stati bannati anche tutti coloro che chiedevano spiegazioni in privato (come le signore Maria Grazia e Marzia e il residente Gianpaolo) e lo stesso non ha mai risposto alle nostre domande.

 
A questo punto non comprendiamo alcune cose. Come mai chi contribuisce a smascherare profili fasulli viene bannato, quando dovrebbe essere incoraggiato a lavorare per la serietà del gruppo ‘Centocelle’?

E come mai il presunto fake ha pubblicato il link di un articolo proprio del suo giornale? Chi è realmente Eleonora Vidor e cosa c’entra con ‘Abitare A Roma’?

A queste domande non abbiamo trovato risposta, in quanto Enzo Luciani e Gianpaolo Cirioni non hanno voluto replicare.

Ovviamente la redazione è disponibile ad ascoltare gli interessati nel caso volessero fornire la loro versione in merito a questa questione che ha suscitato l’interesse di tantissimi cittadini di Centocelle.

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