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ASILI AD ARDEA, LE RICHIESTE DEL COMITATO DI QUARTIERE

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La convocazione di un consiglio comunale straordinario, ma non solo. E’ quanto chiede formalmente l’Associazione Nuova California 2004 al Comune di Ardea in merito alle convenzioni tra l’Amministrazione e le scuole paritarie Silvestro Maria Occhipinti, Ave Maria e Cardinal Pizzardo. L’istanza è stata presentata attraverso una lettera inviata al Sindaco Luca Di Fiori, all’Assessore alla Cultura Diego Rubbi ed a tutti i consiglieri. Partendo dalla circolare esposta nella scuola Occhipinti, il presidente dell’Associazione  fa delle importanti considerazioni. “Le tre scuole paritarie menzionate hanno un bacino d’utenza nella zona di Tor San Lorenzo e Ardea molto importante in termini di numeri di iscrizioni annuali, elemento da non sottovalutare e da tenere ben in evidenza se confrontato in un contesto più ampio di sovraffollamento scolastico, con liste di attesa enormi nelle scuole pubbliche, alle quali si andrebbero poi  ad aggiungere tutti i bambini provenienti dalle scuole paritarie nel caso in cui esse dovessero essere privatizzate e non usufruire più della convenzione. Nella circolare non viene indicata una tempistica certa entro la quale dovrà essere discussa in consiglio comunale la questione del rinnovo o meno della convenzione con le scuole paritarie. Le iscrizioni per il prossimo anno scolastico si concluderanno il 23 febbraio ed è assolutamente inverosimile che le famiglie non possano essere messe in grado di fare una scelta coerente basata su dati certi. E’ piuttosto ovvio immaginare che se le scuole dovessero essere privatizzate molte famiglie,  non avendo la capacità economica di sostenere una retta mensile di 240 euro,  saranno costrette a valutare l’iscrizione dei propri figli presso strutture pubbliche. La normativa impone che le famiglie debbano fare una sola iscrizione e in un solo plesso scolastico, pena la verifica di iscrizioni multiple e conseguente eliminazione dalle graduatorie. Ma se la convenzione verrà discussa quando i termini per le iscrizioni saranno già scaduti, le famiglie saranno poste di fronte ad una situazione paradossale: nel migliore dei casi, e con una buona dosa di fortuna, potranno continuare a far frequentare ai loro figli la scuola attuale, nella peggiore delle ipotesi saranno costretti a ritirare i propri bambini al termine dell’anno scolastico in corso senza poter contare in un nuovo anno scolastico, con aggravi economici enormi specialmente per coloro che lavorano e non sanno dove poter lasciare i figli. Sempre in riferimento alla tempistica non nota, ci preme sottolineare che, anche nell’ipotesi in cui le famiglie dovessero scegliere in via preventiva di iscrivere i bambini in una struttura scolastica pubblica per non doversi trovare a far fronte ad una spesa insostenibile, le stesse scuole pubbliche di Ardea e Tor San Lorenzo conterebbero un incremento di iscrizioni non indifferente e sicuramente non si potrà far fronte a tutte le richieste e si genererebbe una graduatoria significativa di bambini esclusi dalla scuola. Desideriamo porre l’attenzione anche sulla ricaduta sociale che una eventuale privatizzazione potrebbe generare. E’ plausibile immaginare che gli effetti di un esodo scolastico dalle tre scuole paritarie non possa non avere conseguenze anche per le docenti ed il personale non docente attualmente in forza. Una riduzione significativa degli alunni potrebbe comportare l’eliminazione di alcune classi, con conseguente licenziamento di alcune insegnanti”. Questi i motivi che hanno spinto Piero D’Angeli a richiedere, oltre ad un consiglio comunale straordinario in tempi brevissimi, anche un tavolo di confronto tra i rappresentanti di istituto, le direttrici delle scuole, l’amministrazione comunale e l’Associazione Nuova California 2004 da tenersi entro la metà di febbraio , la comunicazione tempestiva a tutte le scuole paritarie coinvolte, 10 giorni prima della scadenza delle iscrizioni, di quanto emerso dai due punti e la “pubblicazione di una circolare straordinaria di proroga alle iscrizioni nel caso in cui i punti precedenti non possano essere eseguiti nei tempi previsti, per tutte quelle famiglie impattate da tale circostanza, al fine di poter consentire alle stesse di fare una scelta consapevole e non dettata dall’incertezza e dal timore”. “Parlando con l’Assessore – ha chiarito D’Angeli – abbiamo ribadito che non c’era nessuna natura polemica sull’azione da noi intrapresa. L’Assessore ha quindi dato la propria disponibilità a intervenire alla manifestazione organizzata dal CdQ Nuova California per sabato 2 febbraio. Lo stesso giorno verranno raccolte le firme da consegnare al Prefetto di Roma riguardo il problema della mancanza di sicurezza nel nostro quartiere”.

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