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ARDEA, LO SFOGO DI UN CITTADINO

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Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un cittadino di Ardea sulla situazione del Comune rutulo.

“Il perdono è l’ornamento dei forti”. Lo diceva Mahatma Gandhi dall’alto della sua saggezza, ma che cosa avrebbe detto Gandhi di coloro che sono premiati per gli errori che hanno commesso? Per quanto infinita fosse la sua bontà mai forse sarebbe arrivato a tanto. I cittadini hanno dimostrato in tutti i modi il loro dissenso, hanno lottato, sono scesi in piazza, e lo hanno fatto tutte le volte che la nostra sciagurata amministrazione li ha costretti in situazioni insostenibili. Tutte le volte, però sono stati orbi nel rivolgere le proprie rimostranze solo a quelle aziende colpevoli del disastro di turno.

L’Igiene urbana ha fatto e continua a fare un pessimo lavoro sul nostro territorio, gli effetti di ciò sono tutti i giorni sotto i nostri occhi e, ahimè, anche sotto il nostro naso.
La Fiamma 2000 ha trasformato le nostre spiagge in una darsena per lo scarico di sostanze pericolose e le nostre campagne in potenziali bombe devastanti.
La società SECR che ci vuole obbligare a cedere all’edilizia un enorme territorio totalmente inadeguato ad una intensiva lottizzazione è negativa almeno quanto le prime due.

I nostri consiglieri uniti si ribellano a questo stato di cose e ci sono vicini nel cercare una soluzione; il nostro sindaco si prodiga, con il suo vice, i suoi assessori e con i presidenti delle sue commissioni, in cento azioni volte a migliorare la situazione.

Ma chi si occupa dei colpevoli? Chi ci indicherà quali sono i soggetti che dobbiamo perdonare?

Noi li vogliamo perdonare sindaco, ma vogliamo anche, e questo è il minimo che possiamo pretendere, allontanarli dalla nostra amministrazione; perché è nostro il territorio, è nostra la cultura, è nostra la salute che costoro indegnamente sono stati nominati ad amministrare. Hanno sbagliato e li perdoneremo, come avrebbe fatto Gandhi, ma abbiamo il diritto di chiedere che si ritirino e che tolgano via per sempre le loro mani da quanto ci appartiene.

Il ritorno di Petricca è un’opportunità. E’ custode della memoria dei fatti che hanno trasformato una normale gara di appalto per l’igiene urbana in un ginepraio di incomprensibili eventi e confusione fino a farci giungere il dubbio che il contratto non prevedesse il porta a porta. Petricca potrà pubblicamente ed inconfutabilmente renderci tutti edotti ed indicarci chi ha sbagliato. Salvo poi dover ammettere che lui stesso è il maggior responsabile di quegli errori. Noi siamo quelli che lo vogliono perdonare.

E perdoneremo pure il signor Cervoni, ex vicesindaco della vicina Pomezia (dimenticata menzione tra i numerosi meriti elencati nel suo curriculum), da lei nominato quale responsabile unico del Nucleo di Valutazione monocratico del Comune di Ardea, quando assegnerà 100 come coefficiente di merito che riconosce ai dirigenti del nostro comune il massimo del compenso per il raggiungimento di tutti gli obiettivi.

A noi, signor sindaco, il compito di assegnare il suo coefficiente. Magari oltre al bilancio partecipato il nostro presidente Giordani vorrà conoscere la nostra opinione e pubblicare sul sito istituzionale del comune anche questo: “E’ un’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio del Comune di Ardea volta a favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica pubblica locale e che rientra nel percorso tracciato dall’amministrazione comunale nell’ambito della Trasparenza amministrativa. Aiutaci a valutare l’operato del nostro Sindaco. Esprimi con un valore da 1 a 100 la tua opinione ed aggiungi se vuoi la tua motivazione. I migliori commenti saranno discussi in un’apposita assemblea aperta a tutti i cittadini”.

La redazione precisa che l’Assessore Nicola Petricca non è stato rinviato a giudizio come erroneamente scritto dal cittadino. Per la vicenda si è ancora in attesa che i giudici prendano una decisione in merito, ovvero che scelgano il rinvio a giudizio o l’archiviazione.

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