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“ADIOS…” DI UN AMBULANTE

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Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo-denuncia di un cittadino, nel quale in molti potranno ritrovare tratti della loro vita.

“Settembre si avvicina, e con esso l’obbligo di dover “trovare un lavoro”. Perché il mio, quello dell’ambulante, non può più essere considerato tale. Un lavoro serve a soddisfare almeno i più elementari bisogni di una persona: mangiare, il mutuo, le bollette, le tasse, i figli, la scuola. Ma ad un certo punto ti accorgi che riesci a malapena a pagare mutuo e il mangiare e che non rimane nulla per i figli (costretti ad emigrare), con il direttore della banca che puntualmente ti avverte che “abbiamo sforato di una cosina”, cin le tasse che non riesci a pagare che poi ti ritornano maggiorate del 30% grazie ad Equitalia, che non pagherai mai perché  se non riesci a pagare le vecchie, figuriamoci le vecchie più le nuove. Una lotta impari che arriva a mettere in pericolo la tua stessa casa, quella che con mille sacrifici devi ancora finire di pagare. Allora speri, speri che almeno i tuoi amministratori finiscano di raccontarti un mare di stupidaggini, e che prendano quella serie di provvedimenti che da anni promettono. Lo spostamento del mercato di Tor S. Lorenzo, per esempio. Da quando lo hanno spostato (complice anche la crisi che ha colpito un po’ tutti) non ha fatto altro che ridimensionarsi in modo esponenziale: la gente non sale  fin là, ed il mercato rimane isolato, senza servizi, e quindi sempre più  povero anche nelle offerte. Un circolo vizioso dove a farne le spese sono le centinaia di famiglie che campano solo di quelle entrate. Eppure, a campagna elettorale in corso, ricordo perfettamente i vari Consiglieri fare a gara a chi avrebbe migliorato più velocemente possibile questa realtà. Chiacchiere, solo chiacchiere. Come al solito. Come sempre. Dal Sig. Sindaco in giù, chi più chi meno hanno tutti garantito una veloce soluzione… Ed eccola la soluzione: i mercati vengono abbandonati da chi rispettando le leggi cerca di stare in regola, lasciando via libera a chi non ha nulla da perdere, a chi non paga nulla!!! INPS, IVA, TOSAP, TARSU, IRPEF, IMU: tutte tasse che io in un modo o in un altro dovrò pagare, ma non più con il mio lavoro, il mio lavoro non esiste più, I MERCATI NON ESISTONO PIU’. Vorrei ringraziare uno per uno tutti i Consiglieri, Assessori e Dirigenti per il lavoro non svolto e la serenità con cui guardano un’altra nave andare a fondo, quella dei mercati rionali. Da settembre questo comune avrà un disoccupato in più, un’altra entrata in meno per le casse comunali, un’altra storia simile alle tante altre che ormai affollano questa realtà.

Alberto Trastulli, Vice presidente ACAL – Consigliere comitato civico di Tor S.Lorenzo”

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