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Testamento Berlusconi, il figlio Luigi ‘assente’ nell’atto

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Nel testamento del cavaliere manca il nome di Luigi, l'ultimogenito. Ma a ben vedere potrebbe trattarsi di una premura

Nella lettera testamentaria scritta a mano dall’ex premier e consegnata da Marta Fascina al notaio Arrigo Roveda, al fine di leggerla di fronte agli eredi, manca il nome di Luigi, l’ultimogenito. Potrebbe sembrare una svista, ma razionalmente potrebbe trattarsi di una premura in più nei confronti del trentaquattrenne. È molto probabile infatti, che mancando una citazione diretta, Berlusconi abbia voluto sollevare Luigi dall’onere di contribuire all’eredità di Marta Fascina, di Paolo Berlusconi e di Marcello Dell’Utri.

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La lettera-testamento

Questo l’incipit del documento: “Carissimi Marina, Pier Silvio ed Eleonora. Sto andando al San Raffaele. Se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue. Dalla vostra eredità dovreste riservare queste donazioni (a Paolo Berlusconi: euro 100 milioni, Marta Fascina: euro 100 milioni, Marcello Dell’Utri: euro 30 milioni) per il bene che gli ho voluto e che loro hanno voluto a me“. Manca quindi il nome di Luigi Berlusconi nelle righe scritte il 19 gennaio 2022, in occasione del ricovero dopo la diagnosi di leucemia. Ai piedi della lettera il ringraziamento a tutti i figli: “Con tanto amore per tutti voi“. Come già sappiamo il Cavaliere ha lasciato la quota maggiore di eredità ai figli maggiori Marina e Pier Silvio, destinando a loro la parte disponibile dell’eredità. Ovvero la quota del patrimonio che il testatore può scegliere a chi indirizzare. La parte legittima, invece, va suddivisa per legge in parti uguali a tutti e cinque i figli.

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Il vero significato della ‘dimenticanza’

Ma se a prima vista può sembrare una dimenticanza a detrimento dell’ultimogenito, a ben vedere può trattarsi di una premura suppletiva. Infatti è del tutto possibile che l’ex premier abbia voluto togliere al figlio minore l’onere di contribuire all’eredità di Marta Fascina, dello zio Paolo e di Marcello dell’Utri, l’amico di una vita. Ovvero i destinatari della parte disponibile. La sua mancata citazione significa che dovranno essere Marina, Pier Silvio, Eleonora e Barbara a sostenere da soli la cifra totale di 230 milioni di euro. Il 34enne, ultimo dei figli e avuto dalla relazione con Veronica Lario, è stato fin da adolescente molto partecipe delle attività del padre. Inoltre fu lui, il giorno della morte dell’imprenditore, ad avvisare i fratelli delle sue condizioni affinché accorressero al capezzale.

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