Condannato ad un anno per manifestazione fascista il capo degli “irriducibili della curva della Lazio” Claudio Corbolotti. La condanna arriva a seguito del blitz del 24 aprile del 2019, ala vigilia della giornata della Liberazione. In questa circostanza, alcune decine di ultras laziali vicino a Piazzale Loreto, a Milano, hanno esposto uno striscione in “onore di Benito Mussolini”, gridando più volte “presente” con tanto di saluti romani.
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Condannato il capo ultrà Claudio Corbolotti e il mancato risarcimento dell’Anpi
La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dal giudice della seconda sezione penale. Il 56enne ultrà era stato mandato a processo con citazione diretta a giudizio a seguito delle indagini effettuate dal pubblico ministero. A giudizio anche altri imputati che avevano chiesto ed ottenuto la messa alla prova, svolgendo quindi lavori socialmente utili per chiudere la loro posizione processuale. La messa alla prova è stata, invece, revocata a Corbolotti in quanto si è rifiutato di risarcire l’Anpi. Risarcimento quest’ultimo che era una delle condizioni stabilite per ottenere la misura alternativa.
Le indagini
Analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, gli investigatori della Digos aveva identificato subito Corbolotti nel giorno in cui nella città meneghina era in programma una partita tea Inter e Lazio. Era lui, infatti, che aveva incitato a gridare il “presente” per Benito Mussolini con tanto di saluti romani e striscione. Ecco le parole presenti su quest’ultimo: “Onore a Mussolini”. Ora, le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi giorni.
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