Spara al petto e uccide un 19enne, fermato a Napoli il sospetto killer. Un omicidio dalle note simili a Mare Fuori, eppure siamo nella realtà. Un ragazzo di 19 anni, per un’azione vicina alle regolazioni dei conti camorriste, ha perso la vita agli chalet di Mergellina. Sarebbe morto così il giovane Francesco Pio Maimone, sparato al petto per futili motivi. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato coinvolto in un litigio per uno sguardo di troppo verso un suo coetaneo.
Spara al petto a un ragazzo e lo uccide a Napoli
Sarebbe stato individuato il killer di Francesco Pio Maimone, in una personalità che sembra sia stato più il suo sicario, in quanto non partecipò alla rissa scaturita a Mergellina. Piuttosto, inviato da chi litigò con Francesco per ucciderlo. Si tratterebbe di un ragazzo proveniente dal quartiere di Barra, che già in mattinata sarebbe stato fermato e portato in questura. L’indagine sarebbe sotto la lente d’ingrandimento della DDA, coordinata dal procuratore Rosa Volpe con i sostituti Antonella Fratello e Claudio Onorati.
Per il ragazzo fermato, di 18 anni, penderebbe l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Quel giorno, Francesco Pio Maimone è stato colpito con un colpo di pistola al petto, senza che nulla potessero fare i soccorsi per salvargli la vita. Neanche la corsa all’ospedale, dove i medici hanno potuto solamente constatare il decesso. All’interno dell’uccisione di Francesco, si cerca di comprendere bene le dinamiche che lo hanno portato alla morte.
Infatti, servirebbe comprendere come sia partito il litigio e se, dietro quegli sguardi che hanno fatto partire la rissa, ci sia pure altro. Per gli inquirenti, tutto potrebbe essere scaturito anche da un semplice piede pestato. Si valuta anche un’altra opzione, che farebbe risultare il fatto ulteriormente tragico e drammatico: l’ennesimo scambio di persona in una regolazione di conti criminale, con un innocente nuovamente morto.
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