A Roma uno studente delle elementari su cinque non sa scrivere in corsivo. Gli altri lo fanno con grande difficoltà, “colpa dello stampatello degli schermi di tablet e smartphone”.
I bambini che non sanno scrivere in corsivo pur andando a scuola
A rivelarlo è una ricerca condotta da Carlo Di Brina, dirigente della Neuropsichiatria infantile del policlinico Umberto I, da Barbara Caravale del dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e sociale dell’università La Sapienza e da Nadia Mirante dell’Unità di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza del Bambino Gesù. Un primo lavoro è stato pubblicato sulla rivista “Occupational therapy in health care” e un secondo su “Children” dopo aver monitorato l’andamento delle operazioni di scrittura nelle scuole primarie. Il lavoro è frutto di un monitoraggio degli studiosi su alcune classi delle primarie della capitale per intercettare i possibili disturbi dell’apprendimento degli alunni più piccoli
I ricercatori, nello specifico, hanno indagato la leggibilità della scrittura in corsivo, ovviamente a mano, dei bambini.”Brutta scrittura, però, non vuol dire patologia – commenta a Repubblica Carlo Di Brina, uno dei ricercatori che ha partecipato all’indagine – . Vuol dire, piuttosto, che se è una competenza che si richiede a scuola va insegnata con un metodo efficace, come avviene con la lettura. Ecco, noi vogliamo avviare una discussione proprio su questo, sulla scrittura”. Lo studio ha coinvolto 594 piccoli alunni tra i 7 e gli 11 anni (con una media di 9,3 anni), provenienti da 31 classi 16 scuole primarie pubbliche della Capitale, ai quali è stato chiesto di copiare un testo in cinque minuti utilizzando il corsivo. Trentadue partecipanti, il 5,3%, sono stati esclusi dallo studio per aver usato lettere maiuscole o per aver prodotto un testo più breve. È stato quindi analizzato un totale di 562 campioni scritti.
Sono stati osservati la qualità della scrittura, intesa come grafia, e la velocità dell’esercizio. Dopo due anni di studio e osservazione hanno scoperto che il 21,6% dei piccoli alunni rischia di sviluppare problemi di scrittura. Il 10% invece è risultato disgrafico. Secondo gli esperti, la disaffezione nei confronti del corsivo sarebbe provocata dall’utilizzo dello stampatello su tablet, smartphone e computer, ma anche la molteplicità degli stili utilizzati dai docenti a scuola per insegnare il corsivo, potrebbe aver mandato in confusione i bambini.
Scuola, i bambini non sanno scrivere in corsivo: la Sapienza lancia l’allarme