Cisterna di Latina, un caso di violenza termina con l’assoluzione del marito 64enne a causa della dipartita della moglie. I fatti.
Violenza e vizi di forma a Cisterna di Latina dove una donna, 8 anni fa, denuncia alle autorità dei maltrattamenti con relative violenze sessuali. Protagonista: il marito, 64enne, che da tempo avrebbe abusato della donna. Alla base del rapporto c’erano presunte liti insanabili e denunce alla base di un legame ormai logoro. Le testimonianze della figlia, poi, avvalorerebbero la situazione. Una frase a gettare ulteriore benzina sul fuoco: “La Polizia arriva sempre dopo l’omicidio”.
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Cisterna di Latina, 64enne assolto dall’accusa di violenze dopo 8 anni: il fatto non sussiste
Ora la donna è morta, non a causa del marito che resta imputato per le violenze. Il processo, dopo 2920 giorni, comincia e termina con un’assoluzione. Il motivo – secondo la Giustizia – è che la donna non potendo testimoniare (essendo passata a miglior vita) non riesce a corroborare le dichiarazioni della figlia. A dividere ancora di più l’iter giudiziario le dichiarazioni del figlio che descrivono il padre come inappuntabile. Senza contare che l’uomo – in sede legale – ha sempre respinto ogni tipo di accusa.
“Non vi era alcuna prova solida contro il 64enne e, dunque, il PM non è riuscito a dimostrare l’accusa”, conclude la difesa per una vicenda che farà ancora molto discutere. Visto che resta, come un’eco di dolore, il discorso della moglie prima che morisse: “Mi strattonava e tirava i capelli ripetutamente”, per il Tribunale di Latina però il fatto non sussiste.