Pedofilia nella Chiesa, un fenomeno che ha letteralmente fatto tremare istituzioni ecclesiastiche e comunità di fedeli. Uno tra i tanti che si sono registrati, è stato quello di Boston, che nasce da un’inchiesta del Boston Globe che ha portato alla luce gli abusi di preti pedofili. Per questo motivo, proprio nella capitale del Massachusetts, è stato inviato il cardinale Sean O’Malley, come riporta Il Messaggero, considerato la ‘sentinella’ numero uno del Vaticano contro la pedofilia. Ma la notizia che un dipendente della diocesi, preside di una scuola cattolica di Boston, abbia abusato di giovani, ha messo in serio pericolo il ruolo di O’Malley, che potrebbe essere anche indagato per non aver vigilato come avrebbe dovuto.
Le vittime degli abusi e le responsabilità del cardinale
Sarebbero state tre le vittime degli abusi da parte del preside della scuola cattolica, ma nel ciclone è finito anche il cardinale. Sono stati i legali delle giovanissime vittime a tirare in ballo O’Malley, in quanto il dirigente scolastico era stato ‘approvato’ dai massimi livelli. Intanto il preside è stato licenziato dopo un incidente nel 2016 e non collegato agli abusi commessi tra il 2011 e il 2016. Il docente avrebbe approfittato del suo ruolo di supervisione alle punizioni dei giovani studenti per consumare gli abusi
Il portavoce dell’arcidiocesi risponde chiarendo la posizione della Chiesa
Insomma a parte la responsabilità diretta del docente i genitori, e gli avvocati di questi ultimi, ritengono ci sia una responsabilità da parte del cardinale che non avrebbe vigilato come dovuto. Ma su questi due punti il portavoce dell’arcidiocesi di Boston ha esclusivamente dichiarato come alcune delle accuse erano già state portate all’attenzione della scuola nel 2016 e segnalate alle forze dell’ordine per garantire l’impegno affinché la scuola fosse un posto sicuro per gli studenti. Ora non resta che vedere se verrà effettivamente accertata la responsabilità del cardinale, per ora solo ipotizzata.