La Festa della Repubblica, venerdì 2 maggio, è l’occasione per concedersi una pausa, un momento di relax, magari anche visitando i musei che per l’occasione saranno aperti gratuitamente. Gli appassionati o i curiosi potranno concedersi visita all’interno di luoghi storici, musei, gallerie. In giro per l’Italia sono talmente tanti da avere solo l’imbarazzo della scelta. Andiamo a vedere quali sono…
Ecco tutti i luoghi di cultura che possono essere visitati gratuitamente
Palazzo Lanfranchi a Matera è un edificio storico che rappresenta una delle maggiori espressioni dell’architettura del Seicento in città. Costruito nel 1668 per volere del vescovo Vincenzo Lanfranchi, la realizzazione del progetto fu affidato al frate Francesco de Copertino che portò a termine l’opera nel 1672. Oggi è diventato la sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata.
Museo Ridola a Matera è stato istituito nel 1911 dal senatore Domenico Ridola. È una delle due sedi del Museo Nazionale di Matera. Custodisce importanti testimonianze archeologiche che sono state rinvenute in zona, soprattutto resti di villaggi trincerati di età neolitica. Da Timmari, rilevate sito archeologico, provengono corredi funerari del IV secolo: armature di bronzo e statuette votive. Dal 2022 ospita anche il fossile della Balena Giuliana scoperto nel 2006 sul lago di San Giuliano.
Il museo archeologico nazionale della Siritide a Policorno custodisce i rinvenimenti più significativi delle città di Siris e Herakleia. Statuette votive e corredi funerari del VII e VI secolo e ceramiche a figure rosse con filigrana d’oro. Sono esposti anche importanti rinvenimenti di corredi funebri straordinari, composti di armature di bronzo, gioielli in argento, oro, ambra, vasi indigeni, ceramiche greche e vasi etruschi.
Alcuni dei musei e parchi archeologici
Il Museo archeologico nazionale dell’Alta Val d’Angri a Grumento Nova, che illustra con documentazione forme di popolamento e storia della città romana di Grumentum e del comprensorio della valle dell’Angri. Una parte è dedicata alla preistoria e presenta i resti di elephans antiquus e di equidi che sono risalenti a 120mila anni fa. Anche qui ci sono corredi funerari che sono caratteristici del periodo dell’occupazione lucana del territorio: ceramiche a figure rosse, armi, armature, suppellettili, vasi.
Il Parco Archeologico di Venosa, in provincia di Potenza, ha resti monumentali della colonia latina di Venusia in un periodo compreso tra l’età repubblicana a quella medievale. È possibile visitare anche l’impianto termale risalente al I sec dopo Cristo e ristrutturato fino al III secolo dopo Cristo, quartieri abitativi, e una domus con mosaici. L’Abbazia della Santissima Trinità è stata restaurata in maniera tale da rendere evidenti le varie fasi di costruzione: dalla domus romana imperiale al complesso episcopale paleocristiano, all’impianto abbaziale benedettino risalente all’epoca normanna.
Il Museo e Parco archeologico nazionale di Scolacium a Borgia, Catanzaro, immortala la storia di Skylletion, città della Magna Grecia, poi colonia romana, Scolacium. Con i suoi imponenti resti, è la protagonista del percorso di visita e rappresenta un unicum nel panorama archeologico calabrese. È possibile visitare il Foro con pavimentazione in laterizio, i resti di alcuni edifici, e poco distante il teatro allestito su una collina naturale. Il museo conserva un importante ciclo statuario e di ritrattistica romana e uno straordinario manufatto: l’avambraccio colossale in bronzo.
Il Museo archeologico lametino, a Lamezia Terme, è situato nel complesso di San Domenico a Nicastro, è un ex convento dei padri Domenicani che fu fondato tra il 1506 e il 1521. È diviso in tre sezioni: Preistorica, con strumenti in pietra, frammenti di ceramica e resti ossei; Classica documenti sulla presenza dei greci sul territorio e Medievale dove è possibile trovare, tra l’altro, materiale postclassico, dell’età bizantina.
Il Museo archeologico nazionale di Crotone è situato nella città murata medioevale, corrispondente all’acropoli dell’antica Kroton. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Calabria, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei. Ha custodito tra le sue mura significati pezzi di tutta l’area della Magna Grecia.
Tutti gli altri siti aperti in occasione della Festa della Repubblcia
Sono davvero tanti i siti storici, archeologici e culturali italiani che in occasione della festa del 2 giugno è possibile visitare e tra gli altri: sempre a Crotone, il Museo e Parco archeologico di Capo Colonna; il Museo archeologico e antiquarium ‘Archeoderi’ di Bova Marina a Reggio Calabria; la Chiesa di San Francesco d’Assisi a Gerace, sempre a Reggio Calabria; il Museo e Parco archeologico nazionale di Locri in provincia di Reggio Calabria; il Museo e Parco archeologico dell’Antica Kaulon a Monasterace, Reggio Calabria; il Museo statale di Mileto a Vibo Valentia; l’area archeologica del Teatro romano di Benevento; il Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino a Montesarchio, Benevento; la Reggia di Caserta; il Museo archeologico nazionale dell’antica Allifae, ad Alife, Caserta; il Museo archeologico di Calatia a Maddaloni, Caserta, il museo archeologico dell’antica Capua e Mitreo a Santa Maria Capua Vetere, Caserta; l’Anfiteatro campano sempre a Santa Maria Capua Vetere; il Museo archeologico dell’Agro Atellano a Succivo, Caserta; e ad Anacapri, Napoli: la Grotta Azzurra, la Casa Rossa, la Villa Damecuta. Ma ancora il Parco archeologico di Ercolano, il Museo nazionale della ceramica Duca di Marina a Villa Floriana e il parco tomba di Virgilio, tutte a Napoli.
Quelli indicati sono solo alcuni dei luoghi che sarà possibile visitare a titolo gratuito nella giornata di venerdì 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica. Per prendere visione dell’elenco di tutti i musei e i siti storici ed archeologici da visitare basta cliccare su questo link: https://cultura.gov.it/evento/2-giugno-2023
Festa della Repubblica 2023, tutti gli eventi: cosa fare e dove andare il 2 Giugno