La mamma di Kata, la piccola di soli 5 anni scomparsa alle 15 di pomeriggio di sabato a Firenze, sta vivendo l’incubo peggiore di qualsiasi genitore: non ha notizie della sua bambina ormai da 3 giorni. E, con il passare delle ore, aumenta la paura per la sorte della piccina. Ma ci sono diversi punti che non convincono gli investigatori che hanno deciso di ricominciare gli interrogatori. Il dubbio che si sta facendo spazio negli inquirenti è che qualcuno sappia più di quello che dice.
I Carabinier stanno interrogando ogni singolo abitante dell’ex hotel
Audizioni a tappeto di ogni singola persona che vive in quell’ex hotel, l’Astor. E sono davvero tante le famiglie che risiedono abusivamente nella struttura. Ma i carabinieri stanno bussando a ogni singola porta, per sentire cosa hanno da dire gli abitanti di quello stabile e, con l’occasione, controllare direttamente che la piccola non si trovi in uno di quei locali. Ma non si stanno fermando all’ex albergo nel quale Kata viveva insieme alla mamma, i militari con l’aiuto dei cani molecolari hanno perlustrato la zona e anche i palazzi dell’inpdai su via Bocherini e via Monteverdi.
Il dubbio che la piccola possa non essersi mai allontanata dall’albergo
Nonostante ci fosse l’idea iniziale che la bimba non fosse più nel palazzo in cui viveva, resta il fatto che i cani molecolari tendono a tornare proprio lì, nell’ex hotel Astor che oggi è oggetto di meticolose indagini da parte degli uomini dell’Arma, anche perché nessuna delle telecamere passare al vaglio degli investigatori ha ripreso Kata nei dintorni.
La disperazione dei genitori della piccola Kata
Intanto ieri la mamma della bambina è stata portata d’urgenza al pronto soccorso per aver ingerito una piccola quantità di candeggina, per fortuna le sue condizioni non destano preoccupazione e il papà, non appena ha appreso la notizia ha tentato di togliersi la vita. I genitori di Kata sono, inevitabilmente, sopraffatti dalla disperazione.
Bambina scomparsa a Firenze, nessuna traccia di Kata: tutte le ipotesi