Giorgia Meloni protagonista di un video a luci rosse. Si tratta di un fake ricreato con l’AI, al centro del raggiro due sassaresi.
Un video a luci rosse vale 100mila euro di danni. Questo ribadisce a gran voce Giorgia Meloni, attuale Presidente del Consiglio, che chiede tale risarcimento dopo aver visto i propri connotati presenti su un sito per adulti all’interno di una piattaforma statunitense. La Premier non ha partecipato a nessun tipo di contributo, si tratta di una contraffazione effettuata con l’AI.
L’Intelligenza Artificiale. Questo dispositivo che potrebbe cambiare le vite di molti. Intanto cambierà – resta da capire se in meglio o in peggio – la quotidianità di due imputati sassaresi rispettivamente di 73 e 40 anni che avrebbero messo le fattezze della leader di FDI su questa piattaforma alterandone la specificità. Una situazione molto grave nella sua interezza che, già prima del caso Giorgia Meloni, aveva fatto discutere gli organi competenti in materia.
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Giorgia Meloni, video a luci rosse con la sua faccia: è un fake
La responsabilità (senza dimenticare la consapevolezza) deve essere alla base dell’uso dell’AI. Molti utenti hanno già capito come adoperarla, ma siccome a livello normativo mancano delle specifiche, ci sono dei vuoti da colmare. Un “buco” che dà adito – per il momento – a raggiri di questo tipo. Giorgia Meloni sembra protagonista di un video per adulti, ma non è lei.
Il dibattimento sulla questione si aprirà il 19 marzo e la Presidente del Consiglio – qualora dovesse vincere la causa – devolverà a sostegno delle vittime di violenza la cifra incassata. Un gesto simbolico che per lei vuol dire molto. Anche a livello politico il messaggio è chiaro. Sulla sua persona non si scherza più, seppur quest’ultima vicenda sia tutt’altro che una gag. Più grave di un fuorionda (Giambruno docet) e non meno impattante.